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Iachini: “Se il Palermo chiama, sono pronto anche alla Serie C. Mi auguro che la nuova società…”

Iachini: “Se il Palermo chiama, sono pronto anche alla Serie C. Mi auguro che la nuova società…”

Le parole dell'ex tecnico rosanero in merito al critico momento vissuto dalla società siciliana: "Immagino la sofferenza che stanno vivendo i tifosi. Faccio fatica a ricordare situazioni simili nella storia del calcio"

Mediagol97

La parola a Beppe Iachini.

L'ex tecnico della compagine rosanero, intervistato da La Gazzetta dello Sport, è intervenuto in merito al critico momento vissuto dalla società siciliana, soffermandosi soprattutto sulle recenti vicissitudini giudiziarie e su un suo possibile ritorno sulla panchina del Palermo anche in caso di retrocessione in Serie C. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'ex coach della formazione siciliana su questi ed altri argomenti relativi al club di Viale del Fante.

5 anni fa festeggiava l'ultima promozione, che effetto le fa ora vedere quello che sta succedendo al Palermo?

"Dispiacere e tristezza. Non si può provare altro quando si è affezionati ad un ambiente, a una città e ai suoi tifosi e sapendo che Palermo è una piazza che merita un calcio importante. Immagino soprattutto la sofferenza che stanno vivendo i tifosi, specie dopo le belle parentesi di cui anche io ho fatto parte. Faccio fatica a ricordare situazioni simili nella storia del calcio. È brutto vedere una squadra in procinto di giocarsi i playoff per salire in A, spedita addirittura in C da una sentenza. Auguro che le cose possano risolversi al meglio".

Come si è potuti arrivare a tutto ciò?

"Non conoscendo le cose da dentro, si fa fatica a dare risposte certe. C'è grande rammarico perché immagino che tutti avrebbero voluto il bene del Palermo. Forse, la mancata promozione dello scorso anno ha scombussolato i piani della società. Andare in A avrebbe ripianato tante situazioni, soprattutto grazie, inutile negarlo, agli introiti economici".

C'è una tifoseria che soffre, ma ci sono anche allenatore e giocatori ai quali è stato tolto ciò che si erano guadagnati sul campo.

"Per loro è la situazione peggiore. Sia da giocatore, sia da allenatore non ho mai vissuto qualcosa del genere, ma è di certo difficile da poter digerire. E poi mi sento particolarmente coinvolto perché, oltre a essere tifoso del Palermo, in questa squadra ci sono ragazzi che ho allenato. Ma il sentimento di tristezza va anche per tutte quelle persone che vivono la società, che ci mettono l'anima e che sanno che adesso non possono neanche andare ad affrontare quei playoff che si erano guadagnati".

In questi 2 anni ci sono stati tanti tentativi di cessione del club, teme che lo spettro della C possa compromettere i piani della proprietà?

"Mi auguro che tutto possa andare per il meglio e che la nuova società possa proseguire per riportare il Palermo dove merita. Da tifoso e da uomo che ha vestito i colori rosanero da giocatore e poi da allenatore, spero che la nuova proprietà riesca a rimettere in ordine le cose".

Con un Palermo in Serie C, ma con un progetto serio di rinascita, se la società dovesse chiamarla, le porte di Iachini sarebbero aperte?

"Parto da una premessa alla quale tengo in modo particolare. Prima di tutto, bisognerà vedere in quale categoria sarà il Palermo e poi valutare anche il lavoro che sta portando avanti Delio Rossi, un collega che stimo moltissimo, il quale era riuscito a centrare i playoff, inserendo i rosanero nella griglia da squadra favorita. Detto questo, la mia storia con il Palermo è stata molto bella, c'è grande affetto con la città ed i tifosi e la piazza può tornare ad essere ambiziosa. Per questo, semmai si dovessero aprire in futuro dei contatti, dico subito che una chiamata da parte del Palermo sarebbe da prendere in considerazione e non sarebbe un problema valutare un'offerta della società, anche se si dovesse trovare in Serie C. Insomma, quando il Palermo chiama, non potrei mai tenere la porta chiusa a prescindere".