serie b

Hellas Verona, Fabio Lupo nuovo ds del club scaligero? Ecco la verità, l’ex dirigente del Palermo…

Hellas Verona, Fabio Lupo nuovo ds del club scaligero? Ecco la verità, l’ex dirigente del Palermo…

La presenza dell'ex ds rosanero a Verona in occasione del match tra Chievo e Crotone ha alimentato le voci su un suo possible futuro insediamento nel club del patron Setti. L'ottimo lavoro svolto da Fabio Lupo a Palermo ha incrementato il numero...

Mediagol2

Professionalità, serietà e competenza. Doti che dovrebbero sempre costituire fattori premianti in ogni ambito, lavorativo e non, della vita. O quasi.

Più volte ci siamo espressi sulla qualità dell'opera professionale prestata in Sicilia dall'ex direttore sportivo del Palermo, Fabio Lupo, che trova oggettivo riscontro nei fatti con la compagine di Stellone ancora in corsa per la promozione diretta a due gare dal termine della regular sesason, nonostante la serie stucchevole di errori gestionali e strategici compiuti dal club nel corso della stagione.

Basta dare un'occhiata alle medie di rendimento di alcuni pilastri di questa squadra, da Pomini a Bellusci e i tre polacchi, passando per Coronado a Gnahoré, fino a Rolando e lo stesso La Gumina, per dimensionare il contributo fornito dal dirigente abruzzese nell'allestimento dell'organico attuale.

Operazioni la cui paternità è ascrivibile all'ex ds rosanero, di concerto con Tedino e con l'avallo del club, con il dirigente abruzzese che ha lasciato il suo imprinting anche sul rinnovo contrattuale, in tempi non sospetti, di Nino La Gumina, bomber autoctono ed oggi decisivo a suon di gol per le sorti della compagine di Stellone. Contributo che si è esteso anche in termini di riferimento imprescindibile per squadra e tecnico e filtro prezioso nei rapporti con il club. Su omissioni, dinamiche e responsabilità alla base dell'asfittico mercato di gennaio ci siamo sufficientemente spesi in accurate disamine. (LEGGI QUI)

Nel febbraio nero del Palermo, post sosta invernale, tra errori nella modulazione del richiamo della preparazione atletica, infortuni in serie e qualche scelta infelice di un Tedino in confusione, Zamparini ha inopinatamente eletto Fabio Lupo a unico capro espiatorio di una crisi trasversale e, con vari gradi di responsabilità, imputabile a plurimi artefici. (APPROFONDISCI QUI)

Questa è ormai storia vecchia.

Il profilo di Fabio Lupo è oggi tra i più stimati e monitorati da numerosi club che preparano progetti tecnici ambiziosi in vista della prossima stagione. A cominciare dalle due retrocesse dalla massima serie, Hellas Verona e Benevento, che covano immediati propositi di ritorno in A.

La presenza del dirigente abruzzese in tribuna al "Bentegodi" per assistere al match tra Chievo e Crotone ha scatenato variegati rumors sul suo futuro professionale.

Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it non vi sarebbe ancora stato un contatto diretto tra l'ex direttore sportivo del Palermo e la proprietà del club scaligero.

Il viaggio del dirigente abruzzese in Veneto era comunque in agenda per assistere al delicato match salvezza tra clivensi e calabresi.

Tuttavia, il nome di Fabio Lupo è presente, e fortemente tenuto in considerazione, in una ristretta cerchia di candidati alla successione del dimissionario Filippo Fusco.

Lista di candidati che inizialmente prevedeva anche il profilo di Marcello Carli, poi approdato al Cagliari, oltre all'attuale ds del Cittadella, Stefano Marchetti.

La candidatura del dirigente nativo di Pescara è comunque ritenuta autorevole e idonea dal club del patron veronese, Maurizio Setti, e potrebbero esserci evoluzioni in tal senso nei prossimi giorni.

Non solo il Verona ma anche il Benevento sulle tracce dell'ex dirigente rosanero, con il club sannita che potrebbe decidere di completare il suo comparto dirigenziale affiancando all 'attuale ds Pasquale Foggia un profilo di esperienza e qualità per la categoria sotto il profilo diplomatico e negoziale. Figura che coordini, supervisioni e sovraintenda la gestione del mercato.

Il profilo di Fabio Lupo sembra anche essere monitorato con attenzione da qualche club di massima serie. Il Palermo, fortemente caratterizzato dalla sua impronta in sede di pianificazione ed allestimento dell'organico, si giocherà la promozione diretta in 180 minuti di fuoco, duellando spalla a spalla con Parma e Frosinone. L'ex ds rosa tifa per i ragazzi di Stellone e guarda al futuro.

Lui il suo campionato sembra averlo già vinto...