"Abbiamo lavorato tanto e molto bene. Questa è una squadra a cui qualcosa mancava a livello fisico. Sicuramente continueremo su questo, nel nostro lavoro. Abbiamo approfittato della sosta per lavorare anche sull’aspetto tecnico-tattico. Dobbiamo essere bravi ad uscire da questa situazione, tutto dipende da noi, da che cosa vogliamo dal nostro futuro". Lo ha detto Paolo Vanoli, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Palermo, in programma domenica pomeriggio allo Stadio "Renzo Barbera".
LE DICHIARAZIONI
Venezia, Vanoli: “La mia sul Palermo, ‘Barbera’ campo infuocato. Ho un obiettivo”
"Questa è una squadra che deve capire cosa sono gli spazi, e appunto, attaccare gli spazi. Soprattutto in un campionato come questo. Non significa fare quello che abbiamo fatto contro la Reggina, dobbiamo capire tempi e modi per farlo. Ci sono 72 punti in palio, quota salvezza è 42, e Palermo deve essere una tappa. La salvezza è la nostra vittoria del campionato. Tutti i ragazzi stanno bene, a parte Cuisance che valuteremo in queste ore. Connolly si è allenando a parte", le sue parole.
PALERMO E QATAR -"Un mio parere sul Palermo? Il Palermo secondo me è una squadra che può anche cambiare sistema di gioco. Ha giocatori, specie in avanti, molto importanti. E dobbiamo stare attenti soprattutto alle ripartenze. E’ una compagine difficile da affrontare specie in casa loro, noi dobbiamo essere bravi soprattutto di testa. Se sono pronto a partite da 100-105 minuti visto quel che sta succedendo in Qatar? Sono un po’ amante del vecchio calcio, quando vedi il Mondiale con recuperi di 8-9 minuti è un’altra partita. Ma è una prova, come il Mondiale d’inverno".
OBIETTIVI -"Il mio compito principale deve essere questo: capire, in queste partite, su quali giocatori posso contare. La salvezza non è Palermo, ripeto: è una tappa. Però ho detto loro: io voglio vedere un altro step. Sono i giocatori che devono dimostrare che cosa vogliono dal Venezia. Palermo è un campo infuocato, ad oggi tranne il Perugia sono tutte più forti di noi. Noi dobbiamo avere la bava alla bocca. E per ottenere la salvezza la qualità non basta. Io, in questo lasso di tempo che manca al calciomercato, devo valutare questo. A Palermo pretendo che ci sia un altro step".
LA VERITA' -"Che cosa penso del fatto che ci siano così tanti stranieri e pochi italiani? Io sono un allenatore nato nella gavetta. Devo dire che tutti quelli che mi han detto le cose in faccia, inizialmente mi hanno fatto restare male, poi ho capito che era la verità. Così sto facendo io adesso, con loro: sto dicendo le cose in faccia, per cercare di togliere qualsiasi alibi. Oggi dobbiamo iniziare a lottare e dobbiamo cercare altre cose oltre la qualità. Le dobbiamo cercare con il lavoro. Manca Haps in difesa? Ho la fortuna di poter scegliere. Per esempio: Candela è un ottimo giovane, poi a Zabala gli faccio i complimenti, perché dà sempre il 110% col sorriso", ha concluso il tecnico del Venezia.
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