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Venezia, Jajalo: “Sono guarito, mi manca il campo. 2° posto? Non siamo una sorpresa”

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Le parole del centrocampista del Venezia: "Negli ultimi tre anni ho fatto due crociati, ma non ho mai pensato di mollare".
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"Sto bene, sono ormai guarito e la settimana scorsa ho lavorato bene come tutta la squadra. Siamo andati forte e siamo contenti di come sia andata l’amichevole, per me sono stati i primi minuti post infortunio e sono contento". Lo ha detto Mato Jajalo, intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida contro il Bari, in programma sabato 25 novembre alle ore 14:00 allo Stadio "San Nicola". Il centrocampista del Venezia è tornato a disposizione del tecnico Paolo Vanoli dopo il grave infortunio che lo ha costretto ai box per otto lunghi mesi.

LA SOSTA - "Durante la sosta abbiamo spinto, lavorando tanto sull’aspetto fisico, è importante sia per la squadra che per me per vedere a che punto sono. Mi manca tanto il campo, mi manca il calcio, ora sto bene e mi sto concentrando di più sugli allenamenti. Nella prima fase dovevo concentrarmi su di me e sullo stare bene, ora dobbiamo concentrarci sulle partite. Il Bari è una squadra forte, con tanti giocatori d’esperienza, forti, ambiente, piazza, è un bell’avversario. Noi però ci concentriamo solo su di noi, dobbiamo pensare a noi non gli altri come fatto fino ad ora".

GLI INFORTUNI -"Negli ultimi tre anni ho fatto due crociati, non è stato per niente facile, ma ho la mentalità di non mollare mai. Neanche per un millisecondo ho avuto altre idee. È un infortunio sul quale non puoi neanche prevenire, non posso neanche puntare il dito su di me per aver fatto qualcosa, sono purtroppo cose che capitano. Io però ho ancora tanta voglia di giocare e infortuni a parte mi sento ancora fisicamente bene. Quando torno a casa ho quattro bambini bellissimi e mia moglie che mi supportano sempre, questo è quello che mi spinge nella vita. Ci siamo spostati a Venezia e ci troviamo bene, siamo molto contenti qua".

SU BUSIO E TESSMAN -"Quando sono arrivato sapevo cosa mi aspettasse e che giocatori c’erano a Venezia. Non ho mai avuto dubbi, mi fa piacere sentire che da quando sono arrivato sono cambiate le cose, ma non solo per me. C’è tanto lavoro qua, con persone con noi da mattina alla sera, non posso sapere cosa c’era prima, ma da quando sono arrivato ho visto sempre molta professionalità da parte di tutti, si aspettava solo che la squadra partisse. Dopo il mio infortunio ricordo che c’erano due partite difficili con Bari e Frosinone che abbiamo perso, ma dopo di quelle penso che tanti giocatori si siano prese più responsabilità, prendendo la squadra in mano facendo quello che facevo io prima".

SECONDO POSTO -"Io avevo le mie idee e i miei obiettivi quando sono arrivato, alla fine della stagione ve lo dirò (ride ndr). Come abbiamo chiuso abbiamo ricominciato, secondo me non siamo una sorpresa, ma l’anno scorso sul divano le partite me le sono godute. Penso nessuno credesse che il Venezia sarebbe potuto arrivare ai playoff. Questo è il passato però, ora dobbiamo guardare in avanti", ha concluso l'ex Palermo.

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