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L'INTERVISTA

Valdifiori-Mediagol: “Vi racconto Baldini, persona vera. Empoli e il 4-2-3-1…”

Valdifiori

L'intervista esclusiva concessa da Mirko Valdifiori, ex di Empoli, Napoli e Torino, tra le altre, alla redazione di Mediagol.it

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Playmaker dotato di fosforo, talento e sopraffina visione di gioco. Mirko Valdifiori, classe 1986, ha scritto ad Empoli pagine indimenticabili di una luminosa carriera che gli ha visto indossare, tra le altre, anche le maglie prestigiose di Napoli e Torino. Il centrocampista che ha appena rescisso consensualmente il contratto che lo legava al Pescara, ha condiviso con Silvio Baldini, attuale tecnico del Palermo, una stagione esaltante ma priva di lieto fine nel campionato di Serie B 2008-2009, quando la compagine toscana vide sfumare il sogno della promozione in massima serie nella semifinale dei playoff. Il calciatore nativo di Lugo ha concesso un'interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it.

Intervista realizzata da Leandro Ficarra 

"Il profilo di Silvio Baldini? Una persona straordinaria, molto sincera, vera. Nella mia prima esperienza ad Empoli io venivo dal Legnano, ero un ragazzino di ventuno anni e mi sono trovato catapultato nella prima realtà importante in Serie B che era quella di Empoli. Lì ho avuto la fortuna di lavorare con un allenatore che mi ha trasmesso subito fiducia e sicurezza nonostante fossi un giovane e mi aveva fatto capire che lui era uno di quegli allenatori che guardava il rendimento in campo e non certo la carta d'identità, anche perché in quell'Empoli c'erano tantissimi giocatori di esperienza che provenivano dall'annata precedente in cui erano retrocessi dalla Serie A. Il mister mi disse che se io mi allenavo al massimo, facendo le cose bene, lui avrebbe creduto in me. E così è stato, perché al mio primo anno lì mi ha fatto fare 25 partite su 26. Mi ha trasmesso una grande serenità. E' una persona vera, che pretende molto sul campo ma allo stesso momento quando si è fuori dal campo tende a creare armonia nel gruppo ridendo e scherzando. L'unione e la condivisione in seno al gruppo sono fondamentali se si vogliono raggiungere risultati importanti. Interpretare sul rettangolo verde il calcio di Baldini? Era bello ed al contempo molto faticoso, mi ricordo che giocavamo con il 4-2-3-1. Eravamo 4 mediani in rosa(Io, Moro, Lodi e Marianini) che ci alternavamo in mezzo al campo. In alcune partite giocavamo interni io e Lodi che siamo due giocatori simili, di qualità e costruzione, meno incontristi rispetto agli altri due. C'era ritmo alto, si accorciava il campo e si osava, si creavano parecchie occasioni da gol. Capitava ovviamente di rischiare dietro, concedendo qualche occasione agli avversari ma quando andavi in campo sapevi cosa fare. E per un giocatore vi assicuro che questo qui è uno degli aspetti più importanti".