"Il rigore è un episodio, a volte va bene e a volte va male. Questa volta è andata bene. Era importante portare a casa punti". Lo ha detto Giacomo Poluzzi, intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida contro il Cosenza. Il portiere del Sudtirol, che ha parato un calcio di rigore in occasione del match valevole per la venticinquesima giornata del campionato di Serie B, ha analizzato la prova offerta dalla squadra di Pierpaolo Bisoli.
LE DICHIARAZIONI
Sudtirol, Poluzzi: “Rigore? Seguito mio istinto. Ecco la nostra dote più grande”
"Sapevamo sarebbe stato difficile e così è stato, quindi ce lo teniamo stretto questo punto. Se studio i rigoristi avversari? Ho sempre studiato e ne ho parato uno, questa volta non ho studiato, ho seguito l'istinto ed è andata meglio. Si vede che funziona di più il mio istinto (ride, ndr). Abbiamo fatto la nostra partita, difendiamo tutti insieme bassi, sfruttiamo le ripartenze. Abbiamo avuto 4-5 ripartenze che potevano essere gestite un po' meglio. Ci può stare un calo fisico o psicologico, abbiamo retto bene, sappiamo soffrire: questa è una grande dote che abbiamo costruito, un'identità importante per una squadra come la nostra", le sue parole.
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"Io cerco di dare il mio contributo tutte le volte che scendiamo in campo, ma per arrivare a questi risultati e a questi numeri senza l'impegno di tutta la squadra non sarebbe stato possibile. Sappiamo bene che se non giochiamo di gruppo in entrambe le fasi di gioco facciamo fatica. Questo viene prima di tutto, anche dei singoli. E' la nostra caratteristica principali. Altrimenti non avremmo già fatto quaranta punti. Abbiamo fatto un percorso incredibile. Non è scontato venire a Cosenza e pareggiare. Dobbiamo ricordare da dove siamo partiti. Questo è un grandissimo punto, era uno scontro diretto e ne usciamo soddisfatti", ha concluso l'estremo difensore del Sudtirol, prossimo avversario in campionato del Palermo.
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