La famiglia Platek è arrivata in Italia.
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Spezia, il presidente Platek si presenta: “Qui tanta passione. Ecco i dettagli del nostro progetto”
Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Robert Platek
Questa mattina, Robert Platek, nuovo proprietario dello Spezia, si è presentato alla stampa all'Nh Hotel, rispondendo alle domande dei cronisti. Dopo pranzo, gli americani si recheranno anche allo Stadio "Picco" per assistere al delicato match contro il Torino di Davide Nicola: un vero e proprio scontro diretto in chiave salvezza. "Se lo Spezia retrocedesse? Non credo succederà ad essere onesto. Mi fido dei nostri giocatori. Rispondere a questa domanda significherebbe non avere fiducia in loro, posso dire che mi fido ciecamente di loro", sono state le sue parole.
LA SCELTA - "Ci siamo guardati intorno e la relazione funziona quando funziona da entrambe le parti. Ci piace la città, ha il mare e un porto. Abbiamo conosciuto il management e siamo rimasti soddisfatti. Sono arrivato ieri e ho fatto un giro, ho cenato qui. Ho incontrato il team e lo staff, ho fatto un giro questa mattina e i cittadini hanno una passione incredibile. Se lo avessi saputo prima, avrei comprato prima il club. Siamo tutti entusiasti. Tutti sognano di avere una squadra di Serie A, mia moglie ha origini italiane ed è molto soddisfatta; anche i miei figli sono molto contenti".
MANAGEMENT -"Mio fratello è qui da un po' di tempo, si occupa quotidianamente della squadra. Sogno che anche i miei figli possano essere più coinvolti. Mio fratello passerà molto tempo qui, magari si uniranno anche la moglie e i figli. Ritengo importante passare del tempo con lo staff e la squadra, diventare parte integrante della città. Sono qui con due dei miei figli e se un giorno mi chiedessero di trasferirsi qui sarei entusiasta, sarebbe la scelta giusta per il club. Guardo le partite da tre mesi. E' difficile trovare la squadra perfetta però penso che quello che dovremmo avere è un team altamente competitivo in campo e fuori, con valori morali ed etici, che rispetti lavoro e impegno e che sia un team di cui sia la squadra, sia la città possano essere orgogliosi. Si cerca sempre di guardare al management. Il nostro è formato da tre persone altamente qualificate. Si cerca sempre di raggiungere risultati migliori ed è quello che daremo".
LO STADIO -"Lo stadio Picco entra al 100% nel nostro focus. Prima di tutto ha bisogno di essere conforme alla A, non c'è motivo di giocare fuori. Lo stadio è in un’ottima posizione, ma va migliorato per dare alla gente l’esperienza che merita. È nostro obiettivo migliorarlo, abbiamo avviato trattative con il sindaco e trovato l'architetto. Il signor Tella se ne è occupato più di me e può darvi qualche aggiornamento in più. Lo stadio è il luogo dove guardare la partita di calcio e l’obiettivo è che tutti vivano l’esperienza migliore, dai bambini ai ragazzi della curva".
OBIETTIVI - "Se vogliamo mantenere la squadra in Serie A? La nostra intenzione è di migliorare in qualsiasi modo e con qualsiasi opportunità. Il team è stato realizzato in cinque settimane, dovremo capire dove migliorare e cosa aggiungere alla squadra. Ci siederemo insieme all'allenatore e agli sponsor, noi vogliamo investire per competere in Serie A. Ci sono due aspetti da considerare per gli investimenti nel settore giovanile. Il primo è la responsabilità nell’investire nella comunità e nei giovani, il secondo è far sì che la squadra giovanile possa esordire in prima squadra: sarebbe un sogno. Sono un businessman, bisogna creare la base e poi costruire sopra. È quello che faremo. Il mio sogno non differisce da quello dei tifosi che stanno cantando qui fuori, è la Serie A. Sogniamo di avere progetti sempre più grandi, con uno stadio proprio e una squadra che giochi con passione, senza combattere a fine stagione per la sopravvivenza, una squadra che abbia fiducia", ha concluso.
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