"Fra tutte le vesti che ho provato questa è la mia preferita, senza dubbio. Mi piace, mi soddisfa e mi emoziona particolarmente. Ma devo ammettere che è anche la più stressante". Lo ha detto Stefano Sorrentino, intervistato ai microfoni di Gazzetta.it. Portiere, attaccante, agente e adesso presidente. Nei mesi scorsi, l'ex estremo difensore di Palermo e Chievo Verona ha rilevato il Chieri, club piemontese che milita in Serie D.
EX PALERMO
Chieri, Sorrentino all’esordio da patron: “A Zamparini ruberei conoscenza del calcio”
Sabato pomeriggio l'esordio in campionato contro il Pont Donnaz. "Resto molto convinto della scelta che ho fatto, adesso sto entrando in alcune dinamiche che non avevo mai compreso appieno. Ho avuto anche la fortuna di aver avuto dei presidenti che mi hanno insegnato tanto. Di Zamparini prenderei la grande conoscenza del calcio, è stato uno scopritore di talenti unico. Per quanto riguarda Campedelli, vorrei imitare la sua strategia manageriale e imprenditoriale: è stato in grado di portare la squadra di un quartiere quasi fino alla Champions League", le sue parole.
BILANCIO -"Io come mi descriverei? Non mi sento ancora pronto a rispondere, ma cercherò di essere un ibrido dei modelli che ho nominato. Mi farò guidare dalla passione e da quanto ho imparato negli anni, vorrei portare nella società un certo professionismo, fatto di regole, rispetto, crescita, programmazione. Abbiamo uno dei centri sportivi più belli del Nord Italia e tutto quello che ci serve per tirare fuori gli occhi della tigre. Quale ex compagno vorrei in squadra? Sono davvero tanti e visto che sono all’inizio potrei sentirmi in difficoltà. Per il momento li invito a vedere le partite. Anche perché resto convinto che i miei giocatori siano sempre i più forti".
OBIETTIVI - "Dobbiamo fare un passo alla volta, cercando di fare meglio dell’anno scorso: è quanto ho concordato con il direttore sportivo Montanaro e mio padre Roberto, che allena la squadra. Ci sono diverse formazioni attrezzate, che appartengono a contesti importanti. Noi vorremmo essere la mina vagante. Obiettivo Serie C? L’idea è di ragionare su base quinquennale, poi se dovessimo riuscirci prima ben venga. L’importante è che, dalla prima squadra alle giovanili, sia chiaro un concetto: in campo si va per vincere, sempre. Formare questa mentalità sarà necessario per i traguardi che vogliamo raggiungere", ha concluso Sorrentino.
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