Autore di un cambio di marcia tangibile in questo primo scorcio di campionato del SüdTirol, Pierpaolo Bisoli tecnico della compagine altoatesina si è espresso sulla corsa salvezza. Nell'intervista rilasciata al quotidiano sportivo Tuttosport, Bisoli si è soffermato sull'attualità della compagine tirolese analizzando il momento della formazione biancorossa. Di seguito le dichiarazioni del tecnico ex Vicenza, Perugia e Padova, tra le altre.
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SüdTirol, Bisoli: “Salvezza come la promozione in A, cammino lungo e complicato”
“Ci siamo trovati subito bene, si è creata un’alchimia importante e si lavora con il sorriso sulle labbra. Ho un gruppo a cui ho cercato di trasmettere i valori e dal quale ho capito che avrei potuto avere subito le risposte che cercavo. Ci sono ovviamente anche valori tecnici, perché altrimenti certi risultati non arrivano in maniera così repentina, ma sono prima di tutto quelli umani che ci hanno aiutato a dare una prima svolta alla stagione. Il cammino resta però lunghissimo e durissimo, lo è anche per le squadre che puntano alla Serie A, figuriamoci per noi. Il gruppo? I vari Masiello, Tait e Odogwu hanno ancora tanta voglia e mi seguono sul tipo di calcio che propongo, abbiamo poi giovani di qualità che preferisco non nominare altrimenti poi ne dimenticherei altri. È tutta gente che ha bisogno di sentire la fiducia e io sono qui apposta. Ormai hanno capito come sono fatto, se non vanno al massimo mi arrabbio, ma sono anche di animo buono e concedo qualcosa quando lo meritano. - conclude Bisoli – Allenatore da imprese impossibili? Non guardo a queste cose, alleno perché mi piace migliorare i giocatori e perché ho una grande passione. Dicono anche che sono un difensivista, ma gioco sempre con almeno tre punte e li lascio dire. Oltre a fare punti stiamo giocando bene, la gente si è divertita a vedere la gara di Perugia così come quella contro il Pisa e il secondo tempo col Benevento. Ho 56 anni e non posso perdere tempo dietro a certi chiacchiericci”.
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