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Spal, Tacopina: “De Rossi? Non fosse stato amico lo avrei esonerato prima”

Spal
Le parole del numero uno della Spal Joe Tacopina

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Joe Tacopina, presidente della Spal, intervenuto ai microfoni di The Italian Football Podcast ha fatto il punto sul momento vissuto dalla società di Ferrara. Il 56enne di new York ha parlato anche della separazione da Daniele De Rossi e dei nuovi innesti Radja Nainggolan e Giuseppe Rossi. 

"È stata una decisione difficile quella di esonerare De Rossi anche perché a lui mi lega anche un rapporto di amicizia. Questo purtroppo è un rischio che corri quando assumi a lavorare con te una persona alla quale sei legata. Purtroppo con 15 punti raccolti in 16 gare era impossibile prendere una decisione diversa: Daniele lo ha capito e accettato. Ad essere onesti se in panchina ci fosse stato un altro allenatore l'esonero sarebbe arrivato prima. Conoscendolo, però, ho pensato fino all'ultimo che sarebbe stato in grado di farcela. Nel suo primo incarico da allenatore ha pagato l'inesperienza e la poca conoscenza della Serie B. Detto questo continuo a non aver alcun dubbio che De Rossi diventerà un grande allenatore. Oddo? Avrei potuto promuovere il tecnico della Primavera (Vito Grieco, ndr), ma la possibilità di avere un allenatore che i giocatori già conoscono e che ammirano per aver vinto un Mondiale da calciatore sono stati gli ingredienti decisive per la scelta. In più conosce la categoria per averla già vinta col Pescara e sono convinto che con lui in sella fin da agosto oggi saremmo in una posizione diversa di classifica".

Infine due battute sui nuovi innesti Radja Nainggolan e Giuseppe Rossi: "Di Radja ho sempre sentito parlare dei suoi due volti. Per adesso con noi è stato esemplare. Si è mostrato subito un leader in campo del quale senti subito la presenza e tecnicamente, se paragonato agli altri calciatori di Serie B, si capisce che è di un'altra categoria. Fisicamente, poi, è una bestia anche in relazione alla sua età. Sulle voci che lo volevano pronto all'addio dopo l'esonero di De Rossi dico solo che quando sono emerse il primo ad esserne arrabbiato è stato lui e lo ha dichiarato pubblicamente via social. È un giocatore e una persona speciale. Giuseppe, invece, ancora non è in grado di reggere i 90', ma ha tutto per determinare una gara anche entrando dalla panchina. Non dimentichiamoci i gol decisivi che ha messo a segno lo scorso anno".

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