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SERIE B

Spal, De Rossi: una prima volta dal sapore di sfida per “Capitan Futuro” in Serie B

Spal
La Spal comunica di aver affidato a Daniele De Rossi l’incarico di allenatore.
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Di Anthony Massaro

A tratti una scelta forte può rivelarsi amara da masticare per alcuni, per i mediocri probabilmente, quelli che non amano sognare, e si abbassano o addirittura si limitano esclusivamente ad aggrapparsi a quelle piccole certezze, che garantiscono la comodità ed una serenità facilmente definibile come “snervante”. Impossibile confermare Roberto Venturato in seguito ad una salvezza più o meno tranquilla lo scorso anno, ed un avvio stagionale da brividi, in cui la squadra estense ha raccolto nel torneo cadetto, 9 punti in 8 gare disputate. Numeri inaccettabili per un club che ambisce ai piani alti della Serie B.

Il patron Joe Tacopina, nonostante la sua presenza abbastanza tangibile, soprattutto nei confronti di squadra e dirigenza, è stato vittima di quella famosa “scelta tranquilla” che ha portato a puntare nuovamente in estate, sull’ex Cittadella, mai dimostratosi all’altezza, neanche lontanamente di riuscire ad elevare al massimo delle sue potenzialità la Spal di oggi. Ecco il motivo, che adesso dopo una decisione “da pugno duro” il numero 1 biancazzurro, merita l’intero plauso della nazione e del calcio italiano. Erano mesi, che Daniele De Rossi cercava una panchina su cui aprire le danze alla sua nuova carriera da allenatore, ed eccola qui. A dare all’ex Roma la grande opportunità il presidente statunitense, che con baldanza e temerarietà affronterà il resto delle grandi del campionato, con il suo campione del mondo in panchina.

Ferrara, città più o meno tranquilla, in cui è concesso lavorare con pazienza e rispetto, ma senza eccedere nell’inefficacia, chiedere a Josep Clotet per capire. Il tecnico, oggi in forza al Brescia, nonostante sia per distacco uno dei totem del campionato di B tra le panchine, non è riuscito ad affinare il suo stile tecnico tattico alla squadra emiliana lo scorso anno, di conseguenza analizzare questo aspetto, per il giovane mister capitolino resta fondamentale.

Non è il tempo dell’apprendistato per Daniele De Rossi, è il momento di unire carisma, determinazione, idee, coraggio e leadership. Tutte caratteristiche che l’hanno rappresentato nel suo lungo percorso da giocatore della Roma prima e del Boca Juniors poi. Per “Capitan Futuro” occhio al suo studio prolungato di calcio d’alto livello. Dal lavoro in nazionale con Roberto Mancini, agli incontri europei con Guardiola passando per i mentori che l’hanno forgiato come giocatore e come uomo, durante i suoi 19 anni di carriera a partire da Capello fino a Conte in azzurro passando per Luciano Spalletti e Luis Enrique in giallorosso.

Un fiume in piena di tecnici di alto rango, quasi tutti ancora in attività, eccetto “Don Fabio”. Da quest’ultimo probabilmente il nuovo allenatore della Spal, prenderà numerosi accorgimenti, soprattutto in termini gestionali dello spogliatoio. Occhio al tipo di valorizzazione delle rose in cui è stato responsabile, effettuata dal mister del Tottenham, altro punto da cui ripartire per De Rossi. Infine il calcio, di dominio, del protagonismo e dell’attacco preferito alla difesa, degli attuali mister di Napoli e Spagna. Senza dimenticare il CT della nazionale azzurra, con cui ha condiviso momenti indimenticabili ad Euro 2020, che fino ad oggi è stato sicuramente punto di ispirazione per il trentanovenne romano, viste le incredibili qualità nel proporre un gioco moderno dell’ex tecnico di Inter e Zenit.

Infine i famosi incontri con Pep Guardiola, uno dei migliori della storia del calcio, che potrebbe suggerire, in qualche modo guidare un aspirante tecnico dal grande blasone com’è Daniele De Rossi. Esportando il proprio stile unico ed inconfondibile di calcio propositivo, di dominio attraverso il possesso, e la gestione maniacale del tempo e dello spazio dei movimenti dei propri calciatori. Un modo attrattivo di affrontare le partite, non lasciando terreno all’avversario e riaggredirlo una volta persa la sfera. Un vero e proprio mare di idee e di calcio in continua evoluzione, e chissà che tra tanta vastità e conoscenza, qualcosa anche l’ex capitano della Roma l’abbia acquisita con convinzione, per ribaltare i pronostici e rinnovare il calcio, oggi mediocre del mondo Spal.

La scelta è coraggiosa, ma quest’ultima se non accompagnata rischia di diventare uno svarione irriparabile e da cui sarà difficile uscire. Anche per il futuro del movimento, l’intero sistema calcio italiano, dovrebbe sostenere Daniele De Rossi, oggi alla sua prima esperienza da allenatore, nella Serie B più difficile della storia, sulla panchina della Spal.

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