“Devo intanto riflettere sui miei errori e valutare bene. Vedremo cosa proporrà il mercato e quali saranno le opportunità. Ma non ho l’ossessione del lavoro. Se ci saranno le condizioni per fare un calcio coerente, ci sono”, così Fabio Lupo intervenuto ai microfoni di Tmw. L'ex direttore sportivo della SPAL ha analizzato la situazione in Serie B a soli novanta minuti dal termine della regular season. Tra le tante tematiche affrontate, Lupo si è soffermato sull'esonero di Tacopina e sul rapporto professionale con De Rossi. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.
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Serie B, Lupo: “Sorprese dietro l’angolo. Tacopina? Non ha imparato nulla da Venezia”
SERIE B- “Sarà una giornata molto interessante. I playoff dipenderanno da come si arriverà sul piano fisico dopo un campionato estenuante. La B ha dimostrato che le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Ci sono tanti risultati da raggiungere. La griglia dei playoff va ad incastrarsi con quella dei playout e della salvezza. Sarà una giornata di grande suspence. Mi dispiace che non ci sia in questa lotta la SPAL”.
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SPAL- "Alla partenza tutte le componenti, giornalistiche e tecniche ci etichettavano come una squadra da playoff per i contenuti tecnici e d’esperienza. C’erano tutti gli ingredienti per poter fare bene. Poi quando si perde la linea di pensiero si genera confusione e ciò determina risultati negativi. Sono legato a Tacopina ma non ha imparato nulla da Venezia quando è retrocesso con le stesse dinamiche. Quando arrivai io poi scegliemmo una linea facendo sentire allenatore forte per tutta la stagione e mettemmo le premesse per la stagione successiva quando la squadra vinse il campionato. Le dinamiche della retrocessione sono le stesse di quella del Venezia. Fermo restando che anch’io ho delle colpe e ho fatto degli errori per i quali chiedo scusa. Abbiamo pagato tutti la mancanza di coerenza. Abbiamo stravolto un progetto e ciò ha portato ad un risultato negativo. L’errore è stato quello di aver tracciato una strada, aver indicato un allenatore esperto come Venturato e non averla più seguita. Errore che invece non facemmo a Venezia io e Tacopina”.
DE ROSSI- "È arrivato in una squadra che non era in linea con le sue idee e ciò ha determinato delle difficoltà. Quando si costruisce un organico bisogna seguire una linea. Ogni allenatore ha allenato una squadra che non era la sua: questa è confusione. Le squadre costruite da me hanno sempre raggiunto gli obiettivi, lo avremmo raggiunto anche quest’anno se avessimo avuto un po’ di coerenza. Quando è arrivato Oddo poi sono stato mandato via. Altra confusione. Sono certo che saremmo arrivati fino in fondo centrando la salvezza”.
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