"La Federazione non si sottrae al confronto che è fondamentale ma verrà il momento in cui bisogna fare sintesi, che non è più procrastinabile. Il calcio italiano, non io, pretende una risposta e noi dobbiamo essere responsabilmente convinti e disponibili a darla, in termini di evoluzione positiva". Lo ha detto Gabriele Gravina, intervenuto ai microfoni di "Radio Rai": oggetto di discussione, anche la riforma dei campionati e la questione paracadute per le retrocesse.
LE DICHIARAZIONI
Serie B, Gravina: “Il paracadute ha un impatto devastante, parlerei di riduzione”
PARACADUTE -"Io parlerei di riduzione del paracadute, inserendo la possibilità di prevedere una riduzione in percentuale dell’entità dei contratti in caso di retrocessione, andando incontro alle esigenze e alle finalità del paracadute stesso. Oggi, sul valore della produzione tra A e B, il paracadute ha un impatto devastante per il campionato di Serie B. Ma dobbiamo trovare le modalità per accompagnare i processi di attenuazione di alcuni impegni contrattuali che le società hanno contratto con i propri tesserati in un campionato di A e quindi tutto quello che comporta in caso di retrocessione", ha proseguito.
LE TAPPE -"La strategia è chiara: è giusto rispettare la volontà delle componenti, che hanno apprezzato il contenuto del piano strategico, per arrivare ad una condivisione senza andare ad intaccare l'obbligo d'intesa. L'idea è di mettere da parte i punti su cui ci si divide, a volte anche strumentalmente, per concentrarci tutti insieme sul trovare l'accordo sulle riforme economico-finanziarie. Domani avremo questo ulteriore confronto, i primi di marzo convocheremo un consiglio federale, dove mi auguro si potranno licenziare le prime nuove norme. E subito dopo ci dedicheremo ai format e al sistema promozioni-retrocessioni".
VAR -"Siamo stati i primi a lanciare questa modalità ispirata a un processo di trasparenza assoluta. Gli arbitri italiani rappresentano un'eccellenza: il 15% delle gare a livello internazionale sono arbitrate da direttori di gara italiani. Con l'introduzione del VAR, in questa stagione il margine di errore è vicino allo zero, siamo allo 0,84%. Tutto questo deve portarci a una valutazione molto positiva, devo ringraziare Gianluca Rocchi, sta facendo crescere una squadra molto giovane, ha avviato un prezioso percorso di trasparenza e comunicazione, nonostante una serie di pressioni e divisioni che arrivano dall'interno e dall'esterno", ha concluso il presidente della Figc.
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