Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

serie b

Serie B, Balata: “Se vogliamo fermare il campionato, fermiamolo. Cambio format…”

Serie B
Le dichiarazioni di Mauro Balata, presidente della Lega B, al termine dell'assemblea nazionale dei club di cadetteria
⚽️

Nella sede di Via Rossellini e alla presenze di tutte le società di Serie B, si è svolta oggi l'Assemblea Nazionale Lega Professionisti Serie B. Oltre all'elezioni di alcune cariche tra consiglieri e vicepresidente, si è discusso decisione sul possibile slittamento della campionato, viste le bagarre giuridiche che coinvolgono ammissioni/ripescaggi di Reggina e Lecco (oltre che Brescia e Perugia). Le società si sono dette unanimi nella volontà di rispettare il via del campionato, così come deciso in sede di calendario, per il 19 agosto, con l’open day il 18 agosto. Al termine dell'assemblea, il presidente della Lega B, Mauro Balata, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TMW:

"È stata un’assemblea molto intensa. Il calendario è stato approvato, non capisco perché dite che sembra vogliamo partire secondo i tempi che abbiamo dato. Partire con X e Y? Dipende, vediamo fin dove arriviamo, ora c’è il TAR poi magari si arriverà alla corte europea dei diritti dell’uomo. Non so, se vogliamo fermare il campionato per un anno fermiamolo. Noi siamo anche abbastanza stanchi, in assemblea affrontiamo tutti i problemi a viso aperto. Anticipare il Consiglio di Stato? Non lo so. Sarebbe un bene per tutti. Noi abbiamo voluto tutelare le competizioni, anche in passato. C’è chi ha fatto anche i playoff a piacere dopo il covid, noi no. Al nostro interno, però, le regole le stabiliamo noi. Siamo stati noi a portare le regole di coordinamento sulla crisi d’impresa che sono state poi approvate. Vogliamo parlare di riforme? Se fossero state fatte probabilmente non avremmo il caso Lecco"

Poi sulla questione format a 20 squadre, approvato in assemblea dopo le voci sul presunto cambio: "Meglio partire con X e Y che con 21? Io non capisco queste elucubrazioni. Noi abbiamo un calendario programmato: si è deciso di trovare date deliberate dall’assemblea, che sono state comunicate e approvate dalla FIGC. Spostare le date diventa un problema e non capisco questi ragionamenti. Ma noi di 21 non parliamo proprio. Non capisco perché ne parliate, non è sul tavolo. Spiegatemi in che modo dovremmo andare a 21. Noi siamo 20 e 20 pensiamo di restare, in un format consolidato e che rappresenta molto bene i nostri principi. Noi abbiamo stabilito delle regole, che ci siamo dati dopo aver molto approfondito le problematiche del sistema calcistico. Poi ogni anno ci troviamo a confrontarci con problemi che non dipendono da noi"

 

 

tutte le notizie di