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REGGIANA

Reggiana in Serie B, Diana: “Dedico la promozione a me stesso. Se resto, voglio la A”

Cesena
La Reggiana di Aimo Diana conquista la promozione in Serie B

La Reggiana conquista la promozione in Serie B al primo match point. La compagine granata, battuto in trasferta l'Olbia per 2-1 grazie alle reti messe a segno da Cristian Cauz e Abdoul Guiebre ed il contemporaneo pareggio dell'Entella contro la Recanatese, ha vinto il Girone B del campionato di Serie C con una giornata d'anticipo. Ottanta i punti ottenuti in trentasette giornate dalla squadra di Aimo Diana, frutto di ventiquattro successi, otto pareggi e cinque sconfitte. Sessantuno le reti messe a segno, venticinque i gol subiti.

"È incredibile e ce lo siamo meritati, posso solo dire questo, basta - le prime parole del tecnico della Reggiana, che ha vestito la maglia del Palermo dal 2006 al 2008 -. Festeggiamo adesso. Siamo molto felici, ho poche parole se non ringraziare i ragazzi e tutti quelli che sono con noi. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario in questi due anni. Io il campionato l’ho già vinto l'anno scorso per quanto mi riguarda, solo per un niente non l'ho vinto. L'ho rivinto quest'anno ed è più complicato ancora. A chi lo dedico? A me, solo a me", le sue parole.

LO SFOGO -"Senza i miei collaboratori più stretti quest’anno si poteva fare ben poco. A volte sono quasi invisibili, sopportano tutto e non li sentite mai. Oltre a me lo dedico anche a loro. Le ultime due settimane? Le abbiamo vissute sempre nello stesso modo. I pensieri, i sentimenti e le emozioni sono sempre complicati: si sogna e ci sono degli incubi. Sono sempre le combinazioni che danno le cose. Mai ci aspettavamo che l'Entella potesse pareggiare con la Recanatese, anche perché l'abbiamo fatto noi e siamo diventati degli idioti. Credo che c’è stato poco rispetto per questa squadra quest'anno, molto poco rispetto. Adesso vediamo chi salirà sul carro dei vincitori, qualcuno non c'entrerà, perché verrà cacciato giù, questo è poco ma sicuro".

FUTURO - "Se resterò? Ma che ne so adesso. Adesso è l'ultimo dei miei pensieri e credo anche della gente a casa. L’importante è che rimanga qualche giocatore importante. Gli allenatori vanno e vengono, li si amano, li si odiano, sono sempre delle bandierine. Gli allenatori vanno dove conviene andare, la verità è questa. Se ho un contratto? Pensate che non lo so nemmeno. Valuteremo il da farsi. Qua spesso si pensa che tanto retrocederemo l'anno prossimo, ho capito il mood di questo ambiente. Io mi auguro che se dovessi restare io, e questo non lo so, voglio puntare ad andare in Serie A, poi se mi salvo o arrivo a metà classifica va bene", ha concluso Diana, come riportato da "LaCasadiC". 

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