"Il Palermo non si ferma più. La Reggina è poco reattiva". Apre così l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport all'indomani della vittoria del Palermo contro la Reggina per 2-1 allo stadio "Renzo Barbera". Terzo successo consecutivo e nono risultato utile di fila per la formazione allenata da Eugenio Corini che è balzata al sesto posto in classifica e può concretamente pensare a puntare ai playoff del campionato di Serie B.
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Palermo, la formazione di Corini è inarrestabile. Eurogol di Soleri, i tifosi sognano
Una vittoria che "vendica" anche la batosta della gara d'andata al "Granillo", quando gli amaranto si imposero con un netto 3-0 contro i rosanero che in quel match fecero esordire dal primo minuto molti dei giocatori acquistati la scorsa estate. Un girone dopo, è tutto un'altra storia. Il Palermo è una squadra consolidata, amalgamata e sicura dei propri mezzi. Ad aprire le marcature del big match della ventitreesima giornata di Serie B ci ha pensato il solito Matteo Brunori, abile a conquistare un calcio di rigore ad inizio ripresa ed ancor più glaciale nella realizzazione, cancellando alcune perplessità circa il proprio rendimento dal dischetto. Il pareggio dei calabresi è arrivato in maniera piuttosto rocambolesca, con un cross rasoterra dalla destra di Rivas che ha trovato la deviazione di Ivan Marconi a beffare Mirko Pigliacelli. Cinque minuti dopo, i rosa sono tornati in vantaggio grazie alla prodezza di Edoardo Soleri, al primo gol in campionato, che ha raccolto il cross arrivato dalla destra da parte di Ales Mateju colpendo la sfera in torsione indirizzandola appena sotto l'incrocio dei pali. Finale di gara incandescente che ha visto nel giro di pochi secondi l'espulsione di Majer ed il calcio di rigore fallito da Gennaro Tutino, prima della bolgia del "Renzo Barbera" al triplice fischio.
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Il tecnico rosanero Eugenio Corini si è così espresso nel post partita: "Il break di Mateju è stato determinante per il gol di Soleri e voglio fare i complimenti ad Eodardo, merita questa soddisfazione. Pubblico? Quando chiedo ai miei ragazzi di essere uniti lo chiedo a tutti. E questo fa il gruppo, lo spirito che stiamo creando è questo. Brunori mi ha cercato in questa settimana, io come lui sono stato rigorista e ne ho anche sbagliati. Al momento del rigore ero cuore ed anima con lui, anche se avesse sbagliato non sarebbe cambiato nulla.
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