Ennesima rivoluzione in casa Milan.
serie b
Milan, rivoluzione societaria: via Maldini e Boban? Anche Ibrahimović e Donnarumma riflettono. La situazione
Il fondo Elliot, attuale proprietario del club rossonero, è pronto ad investire ingenti somme di denaro per finanziare i progetti dell'Ad Ivan Gazidis
Il club rossonero si appresta a riorganizzare, ancora una volta, i suoi piani finanziari, amministrativi e logistici. Nessuna certezza sul futuro. La rifondazione del 2018, anno in cui l'ex patron YonghongLi diede forfait, ha reso protagonisti Paolo Maldini, in veste di direttore tecnico, e Zvonimir Boban, in veste di CEO. Su queste due ex leggende, l'interno ambiente di Milanello ha riposto la propria fiducia per una rinascita calcistica. La campagna acquisti portata avanti dai due dirigenti ha, però, prodotto scarsi risultati in termini di classifica. Dall'esonero dell'ex tecnico Doriano, Marco Giampaolo all'ingaggio di una vecchia conoscenza nerazzurra, Stefano Pioli. A quest'ultimo, il fondo Elliot, presieduto da Paul Singer, ha voluto regalare un'arma in più per l'assalto all'Europa: lo svedese Zlatan Ibrahimović. E dall'arrivo del trentottenne, le sorti della compagine rossonera sono mutate in meglio.
Ivan Gazidis, ex dirigente dell'Arsenal e attuale amministratore delegato dei rossoneri, ha già da tempo in mente di sovvertire l'organigramma di Casa Milan. Allo stato attuale, Boban e Maldini sono i principali primi due indiziati a dover lasciare Milano. Il lavoro svolto dai due non sembra essere quello che l'ad si sarebbe aspettato. Incerto anche il futuro dell'attaccante con la maglia numero 21, Ibrahimović, il quale ha accettato un contratto di sei mesi, in scadenza a giugno 2020, in virtù del lungo corteggiamento messo in atto dai due dirigenti. Ma se Zlatan dovesse lasciare ancora una volta il Milan, anche Gianluigi Donnarumma potrebbe pensare ad un addio dal momento che entrambi i calciatori sono assisti dallo stesso procuratore, Mino Raiola, il quale ha più volte lasciato trasparire l'intenzione di portare fuori dall'orbita milanista il portiere della Nazionale. Potrebbe così innescarsi un effetto domino tale per cui anche la guida tecnica potrebbe essere stravolta: il nome caldo per la prossima panchina di San Siro è quello di Ralf Rangnick, ex allenatore del club tedesco, RB Lipsia.
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