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L'INTERVISTA

Lucca: “L’Ajax punta su di me. Corini bravo e preparato, Palermo? Vi dico tutto”

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Le dichiarazioni del doppio ex di Pisa e Palermo, Lorenzo Lucca

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Parola a Lorenzo Lucca. Il doppio ex di Pisa Palermo ha rilasciato un'interessante intervista ai microfoni del noto quotidiano "La Repubblica". Tra le tante tematiche affrontate, Lucca si è soffermato sul suo percorso da giocatore, l'Ajax e sui ricordi che lo legano alla piazza siciliana. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

«Intanto, sono il primo italiano che gioca con l’Ajax e che ha segnato in Eredivisie con la maglia dei biancorossi. Nel CBS Milan ero il piccolo Ibra, nelle giovanili del Toro sulle tracce di Toni, a Brescia come Caracciolo. La verità è che sono sempre io. Ho visto in sede le gigantografie di grandi campioni: Cruijff, Ibrahimovic, Suarez, Bergkamp…. Miti custoditi con grande rispetto. Giusto fare gavetta, sapevo che mi dovevo conquistare tutto cominciando da zero. Però, se non mi avessero ritenuto all’altezza non sarei qui. Il Pisa ha speso un bel po’ per il mio cartellino, l’Ajax punta su di me però ricordo sempre da dove sono partito: ci ho creduto sin dall’inizio, pure quando stavo tra i dilettanti. Mancato approdo al Brescia? Non so per quale motivo non hanno depositato il contratto e sono rientrato a Torino, pur avendo segnato in Primavera 16 gol in 18 gare. Corini? Una brava persona oltre che un allenatore preparato. Mi teneva in considerazione, mi impiegava tra i titolari nelle amichevoli del mercoledì, mi parlava e mi esortava ad impegnarmi perché potevo realizzare qualcosa d’importante. Ma ero chiuso da Donnarumma e Torregrossa. Palermo? «Il trampolino di lancio. Decisi di fare passi indietro per inventare il futuro. Ed è stata una scelta riuscita. La città è tra le mie preferite. Sento ancora i miei ex compagni e i proprietari dei ristoranti che frequentavo. E poi, abitavo a Mondello, un paradiso. Peccato che, malgrado i tredici gol, per l’infortuno al ginocchio abbia dovuto saltare la fase della stagione conclusasi, purtroppo, ai play-off»

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