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Lo Monaco: “Frosinone? Palermo campo ostico per tutti. In Serie B serve attenzione”

Palermo
L'ex dirigente di Palermo e Catania si concentra anche su altri club di Serie B

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Parola a Pietro Lo Monaco. L'ex dirigente tra le altre di di Palermo, Catania e Messina, è intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb affrontando vari temi legati al calcio italiano.

Su Palermo-Frosinone - "Il Frosinone viaggia verso la Serie A? Ha pareggiato a Palermo che è un campo ostico per tutti. Siamo davanti ad una squadra che sta conducendo in solitaria il campionato. Ma in B bisogna sempre stare attenti. Ha messo una buona pietra sul campionato".

Sulla risalita del Cagliari e sulla delusione Parma - “Con Ranieri la compagine sarda può agganciare la zona playoff e poi diventa una delle pretendenti per la vittoria finale. Per quanto riguarda il Parma, credo che i gialloblù dovrebbero fare una riflessione seria: l’anno di A quando la squadra è retrocessa hanno speso novanta milioni e non si sono fermati. Non sarà facile neanche quest’anno. È una delusione”.

Sul tracollo del Brescia - “Il calcio lo portiamo a livello di barzelletta… il Brescia sta facendo male, non giova la posizione della proprietà nei confronti della tifoseria e viceversa. La conduzione aziendale è leggera e porta ad una situazione ridicola sotto tanti aspetti. Dispiace perché Brescia è una grande piazza: ha tutto per stare in Serie A. È il momento di rimboccarsi le maniche ed evitare una défaillance totale”.

Sul Benevento di Roberto Stellone, finalmente rialzatosi - “Fa fatica e alla fine può anche succedere, squadre che partono con degli obiettivi si ritrovano a lottare per altri. Hanno già cambiato due allenatori e mi sembra che il Presidente sia sceso in prima persona vicino alla squadra. Il Benevento non avrà problemi a portare in salvo il campionato”.

Sul calciomercato di gennaio al di sotto delle aspettative per i club italiani - “Serve riflettere, questo fa il paio con tante vicende degli ultimi anni. Leggasi due eliminazioni dal Mondiale, i diritti tv che ci fanno perdere quotazioni come se niente fosse: prima eravamo secondi come introiti e oggi veniamo dopo Inghilterra, Spagna e Germania. Ci impoveriamo sempre di più. Il giro del mercato invernale è stato di trentuno milioni di euro: è la fotografia del momento”.

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