- HOME
- VIDEO
- FOTO
- RISULTATI LIVE
Alessio Dionisi, ancora sotto contratto con il Palermo, ha rilasciato un'intervista alle colonne di Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul campionato di B:
1. Le favorite per la promozione
«Le tre retrocesse, che stanno cambiando bene e hanno ancora in rosa giocatori da Serie A, sono sempre le prime favorite per risalire. Poi ci sono le squadre che hanno fatto i playoff e hanno cambiato poco — a parte la Juve Stabia, che sta facendo una rivoluzione — e che quindi possono dare continuità al lavoro dell’anno scorso. A queste aggiungo Bari e Modena, che stanno facendo ottime cose e hanno aspettative importanti.
E comunque voglio dire una cosa: la Sampdoria mi pare un po’ trascurata, ma alla fine potrebbe nascere una buona squadra… ed è sempre la Samp. Infine, le neopromosse dell’anno scorso devono migliorarsi al secondo anno: mi aspetto ulteriori progressi da squadre come Mantova e Carrarese.»
2. I giovani in Serie B
«Questa è una buona cosa. Certo, in Serie B c’è più meritocrazia rispetto alla C, dove far giocare i giovani è questione di sopravvivenza. In B, però, tante società sono attente a questo aspetto e puntano molto sulla qualità.
Dopotutto, l’attaccante più forte della scorsa stagione è stato Pio Esposito: se i giovani avranno più spazio, potremo scoprirne altri. Il problema è che i ragazzi devono trovare continuità, e questo richiede lavoro; ma le difficoltà e l’equilibrio della Serie B a volte non lo consentono. Eppure proprio la B deve essere il trampolino di lancio per loro.»
3. I bomber della stagione
«Sarà una frase fatta, ma i gol li fanno sempre i soliti. Mi sento di puntare su chi ha già lasciato il segno, come Iemmello e Tutino: chi è andato in doppia cifra negli ultimi anni, ci tornerà.
Mi aspetto però anche qualche giovane in doppia cifra: magari Vlahovic, che ha buone prospettive. È difficile incidere al primo anno, ma glielo auguro. O Adorante, che ha già fatto bene l’anno scorso e che Stroppa metterà nelle condizioni ideali per segnare tanti gol, grazie ai compagni e al tipo di gioco. È uno di quei “9” che in Italia stanno mancando.»
© RIPRODUZIONE RISERVATA