Dopo la sconfitta interna contro il Perugia, il Benevento ha salutato il 2022 con appena 22 punti in classifica. Un bottino fin troppo magro frutto di un avvio di stagione altalenante. In vista della ripresa del campionato di Serie B, che vedrà tutte le squadre scendere in campo il 14 gennaio, il presidente delle "Streghe" Oreste Vigorito, è intervenuto ai microfoni di "Ottopagine" per fare il punto della situazione e proiettarsi al prossimo impegno contro il Cosenza.
le dichiarazioni
Benevento, Vigorito: “Pronti a rialzarci, salveremo la categoria”. Sul mercato…
“Non ho seguito quei 90 minuti più recupero. Ma dal racconto attento dei miei collaboratori ho vissuto la stessa delusione di coloro che erano sulle gradinate dello stadio. Subito dopo mi sono chiuso in me stesso per riflettere ma ho anche analizzato la questione con chi come me è artefice di questo cammino. É una squadra che dopo aver compiuto un passo in avanti ne fa due indietro.Col Perugia sono svaniti tutti i progressi seppur minimi fatti fino a quel momento.
Sulle cause: “Le troppe assenze. Non è stato mai possibile schierare la migliore formazione, ci sono state sempre delle assenze che hanno condizionato il modus operandi dell’allenatore. Questa pausa arriva al momento opportuno perché ci permetterà di recuperare tutti. Anche se già a Cosenza bisognerà fare a meno di ben tre centrocampisti titolari (Acampora, Viviani e Tello). Sicuramente saremmo voluti arrivare a questa sessione di mercato con risposte più concrete. E non certamente figlie dell’impossibilità di vedere in campo i frutti delle operazioni estive. Ma c’è bisogno di analizzare bene ogni singola situazione. Credo che la frenesia dell’ultima sessione, che poi in fondo ha riguardato quasi tutte le squadre, ha già insegnato che non bastano i nomi ma servono condizione, motivazione e adattamento”.
Sul mercato, sul ritiro e l’obiettivo: “Non è il nostro mercato, è quello di chi lo vuole raccontare per forza. Al momento siamo vigili, attenti su tutto ma non mi pare che altrove ci siano stati grandi movimenti. La verità è che un momento difficile per tutti, la liquidità scarseggia, i giocatori liberi non sono al top. Per il Benevento il problema non è economico, sia ben chiaro, ma c’è consapevolezza di aggiustare il tiro senza fare ulteriori danni. Il ritiro era stato organizzato prima della sconfitta perché non punitivo ma volto a far lavorare Cannavaro con tutti i componenti della rosa in maniera più intensa. Ho assistito ad una amichevole in famiglia e ho visto belle trame. Ha giocato Ciano, colui che ci è mancato e ha dimostrato di poter dire ancora tanto in questo calcio. Pensavo di trovare un clima negativo, di scoramento, e invece ho percepito una voglia di rivalsa che mi fa ben sperare. Lo avevamo detto in estate poi il campionato ci ha catapultati in una realtà ancora più amara ma che sta coinvolgendo altre squadre partite con grandi sogni. Dobbiamo accettare il momento, trovare delle soluzioni, afferrarle e salvare una categoria che un po’ tutti, temendo di perderla, siamo tornati ad apprezzarla come quando la sognavamo da una vita”.
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