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Serie A

Verona, il ds Sogliano: “Tutto sul mercato. Campionato difficile, sugli obiettivi…”

Hellas Verona
Il ds del Verona Sean Sogliano ha parlato in conferenza stampa sulla sessione di calciomercato estiva conclusa
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Ottimo inizio in campionato per il Verona di Baroni. Il club scaligero dopo la permanenza in Serie A l'anno scorso nello spareggio contro lo Spezia, quest'anno ha cambiato guida tecnica affidandosi all'ex tecnico del Lecce. Due vittorie e una sconfitta in tre sfide per i gialloblù vogliosi di non fare un campionato tortuoso come l'annata precedente. Seguendo questa linea il club ha fatto un mercato potenzialmente positivo. Proprio su questo aspetto è intervenuto in conferenza stampa il ds Sean Sogliano. DI seguito le dichiarazioni:

OBIETTIVI - "Alcune cose sono state fatte, altre invece non finite, è stato un mercato difficile così come per altre squadre, se mi chiedi un rendiconto io non sono mai contento, ma questo è il mio modo di essere, penso che si può sempre fare meglio. E' stato un mercato condizionato da alcune mancate operazioni in uscita, anche per abbassare il monte ingaggi. Possiamo dire che gran parte del lavoro è stato fatto, poi è difficile anche quando capita che qualcuno rifiuti delle destinazioni, sono scelte lecite ma che poi creano difficoltà".

AVER TRATTENUTO GIOCATORI IMPORTANTI - "In questa situazione di mercato sono stati due/tre mesi in cui si è parlato tanto ma in cui le offerte vere sono di fatto arrivate a fine mercato, è questo è stato un fattore condizionante. Il nostro obiettivo era quello di non inserire giocatori con ingaggi troppo alti e di ridurre il monte stipendi già in essere. E' stato un mercato fatto con pochi investimenti ma oculati e soprattutto su ragazzi con fame e voglia di emergere".

DIFESA A 3 O A 4 - "Un mix delle due cose, Baroni è un mister esperto che sa riconoscere le difficoltà. L'anno scorso ha giocato con la difesa a 4, è chiaro che servono delle caratteristiche importanti e questo mercato è stato bloccato per larga parte. Considerando dunque le caratteristiche dei giocatori abbiamo quindi deciso di confermare la vecchia impostazione che non è comunque definitiva".

CILIEGINA DI MERCATO - "Dirne uno in questo momento secondo me non è giusto, si vedrà strada facendo".

PORTARE I GIOCATORI A VERONA - "Se io giocassi verrei subito a Verona, se uno non è convinto è meglio che non venga".

CAMPIONATO - "E' un campionato difficile in cui l'asticella si è alzata e ci sono molte squadre competitive, da questo punto di vista sono preoccupato, ma la preoccupazione non è qualcosa che ti deve frenare, ma stimolare a correre ancora di più. Abbiamo già sei punti, lo scorso anno quando sono arrivato a gennaio ne avevamo cinque, questo comunque ci deve spingere a correre ancora più forte".

MERCATO E FONDI - "Mantenere una squadra a questo livello è difficile, è chiaro che ci siano proprietà sempre più competitive ma noi cerchiamo di giocarcela con tutti, a livello di investimenti sapevamo che questa non era l'annata per spendere dato che comunque l'anno scorso sono stati spesi almeno 15 milioni per i giocatori".

PERMANENZA DI GIOCATORI GRAZIE AL CAMBIO DI PROPRIETA'

"Questo non lo so, di questo con il presidente non ho mai parlato, quando e se ci saranno dei cambiamenti penso che il presidente sarà il primo a parlarne con me e con voi. Ora però la cosa più importante è vivere il presente".

GUNTER, HRUSTIC e KALLON - "Abbiamo un paio di situazioni in stand-by che dovevano essere gestite diversamente, ma non da noi, questo lo voglio specificare, ci sono gli entourage e gli agenti che secondo me in questo senso non hanno fatto il bene dei loro assistiti. Adesso c'è ancora aperto il mercato turco poi prenderemo una decisione definitiva".

CRUZ - "Il giocatore doveva arrivare già l'anno scorso, adesso non aveva rinnovato il contratto con il Banfield finendo fuori rosa, noi lo avremmo preso a fine contratto quindi farlo arrivare adesso per noi è stato un vantaggio, anche perchè sarebbe rimasto fermo arrivando poi magari in una condizione non perfetta".

VOTO MERCATO - "Per me il voto a darlo sarà il campo".

GIOVANI DA FAR ESPLODERE - "Questa è la mia mentalità, vengo da un calcio in cui secondo me la soddisfazione più grande per un club è quella di poter far esordire un giocatore della Primavera o che viene dal settore giovanile, io cerco di portare in Prima Squadra dei ragazzi cresciuti nel vivaio, poi a volte ci si riesce altre no anche perchè possono farti perdere qualche partita però penso sia importante lavorare con questa mentalità anche perchè poi ci sono delle situazioni che pagano, come Sulemana che è arrivato dal niente poi è cresciuto e alla fine ha fatto la fortuna della società. Adesso anche con questo ragazzo brasiliano (Charlys ndr) che è un 2004 e ha fatto il ritiro con noi pur essendo tesserato con una squadra di Serie B brasiliana, solo a vederlo allenare ti vien voglia di provarci perchè ha un atteggiamento strepitoso, poi ha sicuramente bisogno di tempo però ha una fame e un'educazione che ha colpito tutti".

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