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Torino, Juric senza filtri: “Belotti? Neanche Immobile guadagna quanto lui”

Torino, Juric senza filtri: “Belotti? Neanche Immobile guadagna quanto lui”

Il tecnico del Torino, Ivan Juric, ha parlato a proposito di Marko Pjaca e della questione legata al rinnovo di capitan Belotti

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Ivan Juric, neo tecnico del Torino, ha parlato ai microfoni de "Il Corriere di Torino", a proposito di Marko Pjaca, ultimo acquisto della società granata, soffermandosi anche sul futuro: "Da Pjaca voglio molto di più, e lui lo sa. Lo conosco bene, lo volevo già a Verona. Ha avuto tanta sfortuna nella sua vita, ma ora ha ritrovato continuità con 33 presenze da attaccante, nel suo ruolo, e sta tornando il giocatore che poteva essere. Del resto, se la Juve ti compra da ragazzo e paga oltre venti milioni vuol dire che sei forte. A Rennes ci ha dato subito qualcosina, i movimenti e la tecnica. Ma mi aspetto di più, altre cose. In attacco voglio giocatori così, una punta anche due. E uno con le sue caratteristiche, che si apre e che non gioca spalle alla porta. È un buon ruolo per lui, c’è anche da correre meno che su tutta la fascia. Non è così difficile".

Chiosa importante su Andrea Belotti, capitano del Torino e al centro delle trattative di calciomercato del club piemontese: "Con Andrea ci siamo parlati al telefono, è vero. Che cosa vorrei? Che arrivasse al Filadelfia e dicesse 'voglio restare, sono il capitano del Toro'. Vorrei avesse visto la nostra partita contro il Rennes e dicesse 'qua farò 20 gol'. Ecco che cosa vorrei. La situazione è complicata. Ma c’è anche un’offerta, la nostra del rinnovo, e dal mio punto di vista è enorme. Queste cifre ora non le hanno all’Atalanta, non le ha Immobile.... So che dopo questi ultimi anni ci sono scorie e pensieri, ma io parto da zero. Due anni fa Belotti era un top player assoluto, negli ultimi due non lo è stato. E nell’ultimo non era neppure buono, ma se si mette a lavorare come si deve abbiamo un grande giocatore. Ha detto bene Perinetti, che lo conosce dai tempi di Palermo: deve ritrovare la scintilla che ha perso. Io non so dove l’ha persa, mi piacerebbe però che arrivasse e dicesse: io sono il tuo capitano, sono qui".

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