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Striscia la Notizia e il Tapiro d’Oro di Staffelli: “Il rifiuto di Mourinho, che disastro con Balotelli! Ibra e Cassano top, CR7…”

Le dichiarazioni rilasciate dal noto inviato di Striscia la Notizia

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"In 25 anni tutti conoscono il Tapiro, tutti sanno che facciamo ironia, scherziamo su quello che è successo. Poi capita a volte che una persona abbia una giornata storta, dica le sue cose, lo faccia a denti stretti. Ci sta. E’ il gioco delle parti".

Lo ha detto Valerio Staffelli. Il noto inviato di Striscia la Notizia, dal 1996 ad oggi, ha consegnato oltre 1300 Tapiri d'Oro a personaggi dello spettacolo, della politica e dello sport: da Zlatan Ibrahimovic e José Mourinho, fino al Papu Gomez. Ma non solo. E c'è chi non se l'è voluto portare a casa. "Questo è il nostro lavoro, arrivare quando uno meno se lo aspetta, fare domande non concordate e aspettare la reazione. Ci sta che una persona non voglia rispondere, è legittimo però mi piace l’educazione. Io faccio domande, cerco di avere risposte divertenti, non sempre ci riesco. Lo faccio in maniera garbata da 25 anni. Non ci rimango né male, né bene. Certo mi diverto di più se dall’altra parte c’è qualcuno che apre la bocca e possiamo scherzare", ha dichiarato Staffelli, intervistato ai microfoni di 'Tuttosport'.

IL PIU' SIMPATICO - "Antonio Cassano da sempre, ma anche Zlatan è uno che sta al gioco. Sono i due più forti. Zlatan è ironico, Antonio è così come lo si vede. Cassano è un vero numero uno. Tutto è iniziato a Roma, in un bar, con una consegna turbolenta. L’abbiamo inseguito a lungo, con lui che non rispondeva, con i suoi amici che lo proteggevano, noi siamo andati avanti a fare domande fino a quando non l’hanno portato via. Dopo quella consegna il Tapiro dopo l’ha preso con maggiore ironia e da lì in avanti ci sono delle perle di Cassano durante tutte le consegne. Antonio così com’era in campo, così è anche nelle consegne. E’ il pluridecorato nell’ambito calcistico con 15 Tapiri. Un bel record...".

IBRAHIMOVIC -"Con Zlatan tutto è cominciato anni fa, la prima consegna non fu semplice. Ci fu un corpo a corpo con le persone che volevano proteggerlo, nel ristorante in cui lui stava mangiando e poi lui se ne andò, ci fu un parapiglia. Poi da quel giorno ci siamo capiti, le consegne avvengono in maniera normale, con tanta ironia anche da parte sua. Un professionista deve anche capire che può arrivare qualcuno che possa fargli delle domande non concordate e scomode e ironizzare su quello che è successo, ci può stare, fa parte del gioco delle parti. Lui per fortuna l’ha capito da tempo".

DA BALOTELLI A CONTE - "Mario Balotelli? Quella della maglia del Milan indossata ai tempi dell’Inter la considera un perla. Sapevamo che sarebbe stato il suo sogno, gli abbiamo preparato la maglietta poi lui se l’è voluta mettere. Da lì è nato un disastro con l’Inter, con i tifosi, siamo diventati dei molestatori ma non è così. Le facce che non scorderò mai? Un Conte attapirato come l’ultima volta in macchina raramente l’ho visto. Ma anche Paolo Maldini. Erano nella stessa condizione, erano al limite della reazione in quel momento. Si sono trattenuti, hanno risposto alle nostre domande, hanno ritirato il premio ma avevano davvero due facce...".

MOURINHO E FERRERO - "Fu un inseguimento epico che partì da Appiano Gentile e transitò in Svizzera fino poi far ritorno davanti a casa di Mourinho. Ricordo ancora la scena: arrivammo a Chiasso, Mourinho tirò fuori la faccia, salutò i doganieri, lo riconobbero e lo fecero passare, io ero nella macchina dietro, aprì il finestrino, salutai, mi riconobbero e fecero passare anche me. Una volta a Lugano tornò indietro senza mai fermarsi fino a casa sua. Rifiutò il tapiro e finì lì. Il presidente più attapirato? Il Viperetta (Massimo Ferrero) è un nostro bel cliente di Striscia, un altro bel soggetto. E’ un personaggio con cui si può scherzare e non si tira mi indietro".

CR7 E NON SOLO - "Gli uffici stampa delle società? Siamo il loro terrore perché arriviamo quando meno se lo aspettano e temono che i calciatori o allenatori abbiamo detto cose fuori posto. Ma questo è il nostro schema vincente e non lo cambiamo. All’appello manca ancora Cristiano Ronaldo? Prima o poi capiterà anche a lui. Succederà, ne sono sicuro!. Il Tapiro d’Oro che vorrei consegnare? Ho attapirato Maradona, ora mi mancherebbe solo Pelè. Se Edson Arantes do Nascimento ne combina una vado anche da lui. Se il mio Milan non dovesse vincere lo scudetto è da Tapiro? Fare il tapiroforo e dire che sei tifoso del Milan è complicato ma se lo perde all’ultima giornata magari sì...", ha concluso Staffelli.