Sarà una delle Serie A più appassionanti degli ultimi anni.
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Serie A, Lucchesi: “CR7 alla Juve? Non ci credevo. Poi Napoli, Milan, Inter e Roma…”
L'ex dirigente di Roma e Fiorentina ha espresso la sua opinione in merito alla stagione di Serie A appena inizata
Sono tanti i grandi campioni che sono approdati in Italia durante la sessione di calciomercato appena terminata, e i grandi club si sono rafforzati, portando a termine importanti operazioni per completare le proprie rose. Ad analizzare la prossima stagione della massima serie, è intervenuto Fabrizio Lucchessi, ex dirigente di Roma e Fiorentina, che ha parlato nel corso di un'intervista ai microfoni di RMC Sport: "Che mercato è stato? Un mercato dove si è speso i soldi bene, puntando sulla qualità. Quest'anno da Ronaldo ad Ancelotti è nata una Serie A di carattere internazionale: con tanti campioni che si sono mossi. L'operazione Ronaldo? Mi arrivò uno spiffero su questa possibilità ma mi sembrava una trattativa non realizzabile. Invece tutta la Juve ha realizzato un'operazione straordinaria, sia a livello economico che tecnico. Il rilancio del calcio italiano? E' un sistema che deve essere rivisto e non ha bisogno di una toppa diversa ogni anno. Basta vedere cosa sta accadendo fra Serie B e C. Credo che le regole ci siano ma devono essere applicate sulla base di una comunione d'intenti. Quando l'interesse generale rimane dietro a quello personale non si riuscirà mai a costruire un sistema".
In seguito, sul mercato del Napoli: "Mi aspettavo qualcosa ma la logica che hanno usato è intelligente. Hanno puntato sull'allenatore che è il valore aggiunto della squadra. Sul fronte della rosa hanno puntato al consolidamento dell'organico. Vediamo se sarà una politica che paga".
Anche il Milan è riuscito a concludere importanti trattative, come quella di Gonzalo Higuain riuscendo a compensare l'ottimo mercato fatto dai cugini dell'Inter: "E' stato un mercato fatto bene, con giocatori importanti. Non si è sciupato cosa funziona. Maldini? Sarà un valore aggiunto indiscutibile. E' un uomo che conosce il calcio e che si formerà nel corso del tempo. Spalletti non è un tecnico passivo, sicuramente ha partecipato al mercato. La squadra diventa tale se è organica e lo diventa solo se il tecnico riesce a lavorare in un certo modo".
Altra rivale dei bianconeri sarà sicuramente la Roma, nonostante la cessione di Alisson al Liverpool: "Alisson ceduto dalla Roma? Sarebbe stato immorale non farla a queste cifre. Il mercato della Roma ha portato giovani che devono dimostrare qualcosa grazie anche al lavoro di Di Francesco. Sulla carte però la squadra non è al livello delle milanesi".
Infine, un commento sulla Fiorentina, che ha affidato il suo reparto offensivo al talento dei tre giovani Chiesa, Simeone e Pjaca: "Eravamo abituati ad una squadra che lottava per migliorarsi anno dopo anno. Oggi la società si autofinanzia e Corvino lavora con questo diktat. E' chiaro che questo tipo di politica porta a rischiare se un giocatore rende meno di quello che ci si attende. I Della Valle sono stati onesti spiegando questa situazione. Finché sarà così i viola lotteranno sempre per il settimo posto se sarà fortunata".
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