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Serie A, Lippi: “Giusto concludere campionati, no ai playoff. Lazio o Juventus? Anche l’Inter è in corsa per lo scudetto”

Le parole dell'ex ct della Nazionale italiana, Marcello Lippi, relative alla possibile ripresa dei campionati e alla lotta scudetto

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Marcello Lippi fa il punto sulla Serie A.

Continua a tenere banco la questione relativa alla ripresa dei campionati: necessaria per alcuni, impensabile, per altri. Ad essersi apertamente schierato sulla spinosa questione, durante una lunga intervista concessa ai microfoni di "SportMediaset", è l'ex ct della Nazionale italiana Marcello Lippi. 

"Non sono mai stato favorevole con tutti quei discorsi che ho sentito in questi giorni, di fare playoff, di premiare la squadra che è prima in questo momento. Bisogna cercare di fare tutto il possibile per finire il campionato, ovviamente se dal punto di vista scientifico c'è il permesso per farlo. Bisogna fare dei sacrifici, come quello di giocare a porte chiuse, di giocare in agosto o in periodi nel quale abitualmente non si gioca. Nel caso in cui non ci fosse il permesso della scienza non mi dispiacerebbe riprendere questo campionato a settembre e poi fare due stagioni nell'anno solare: sarebbe un'incognita ma sarebbe uguale per tutti".

"Dopo due mesi - ha continuato Lippi - stiamo tutti perdendo un po' la pazienza perché due mesi in casa non sono semplici. Però c'è la soddisfazione per la situazione che sta migliorando e questa è la cosa più importante. Speriamo che finisca presto e che a inizio maggio si riesca, non dico a tornare alla normalità, ma a migliorare un pochino. Futuro? Non voglio più allenare un club e può darsi che non alleni più neanche una nazionale. Però se per caso in inverno sono fermo e la prospettiva di stare a casa un anno non dovesse piacermi e mi dovesse capitare una nazionale, magari più vicina della Cina, potrei prendere in considerazione l'occasione. Ma non è sicuro".

Chiosa finale su De Rossi e sul suo possibile futuro da allenatore: "Di lui dico quello che ho sempre detto dei grandi campioni che ho allenato e cioè che prima di essere grandi campioni erano grandi uomini. Anche lui è una splendida persona e riuscirà a coinvolgere tutti quelli che lavoreranno accanto a lui, sia che faccia l'allenatore o il direttore sportivo. Non so cosa farà, penso il mister, ma sicuramente avrà successo perché ha grandi qualità".