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Serie A, Cobolli Gigli: “Ogni presidente ha i suoi interessi. Non capisco la posizione presa dalla Juve. Futuro? Ecco cosa penso”

Le dichiarazioni di Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, sul futuro della Serie A e sulle posizioni prese dalle compagini italiane

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La parola a Giovanni Cobolli Gigli.

L'ex presidente della Juventus, intervenuto ai microfoni di TMW Radio, si è espresso in merito al futuro della Serie A, accennando inoltre alle posizioni prese, sull'attuale emergenza, dai vari presidenti della massima serie:

 BUONI E CATTIVI - "C'è uno personaggio che è Lotito. E' un uomo di un'estrema intelligenza e abilità, ma che sta cercando in questa situazione di trovare il meglio per la sua società. A seconda dei momenti recita i vari ruoli. E' un presenzialista, lavora tanto ogni giorno ed è la persona più effervescente al momento. Ma ogni presidente ha i propri interessi, quindi è difficile trovare l'auspicata compattezza. Se ci fosse, si potrebbe ottenere qualcosa di più, in un senso o nell'altro. Cellino a volte è un cattivo, sta cercando talvolta di tenersi il Brescia in A e potrebbe remare in senso inverso rispetto ad altri. Lotito è stato quello che ha mantenuto una posizione chiara, nei suoi interessi. Se la Juve avesse perso con l'Inter, non credo che avrebbe mantenuto la stessa posizione. Alcuni hanno preso posizioni chiare, come Cellino".

JUVENTUS - "La Juve? Non capisco la posizione degli ultimi giorni. Ronaldo rimane in Portogallo, Higuain è andato via e forse non torna più, De Ligt è stato fatto tornare in Olanda. Allo stesso tempo però ci sono stati 17 medici delle società che hanno espresso grandi preoccupazioni sui protocolli, mentre la Juve ha espresso posizione positiva. C'è una posizione contraddittoria. Mercato? Milinkovic Savic e Tonali, due centrocampisti perché la Juve si è dimostrata più debole quest'anno in quel reparto".

FUTURO - "Bisognerebbe cercare di fare di tutto di chiudere questo campionato e arrivare il prima possibile ad una decisione definitiva sugli allenamenti. Il 18 maggio è già molto tardi, perché la ripresa teorica sarebbe già per i primi di giugno. Per i giocatori il tempo di allenarsi è molto poco, visto che poi si giocherà anche ogni tre giorni. Il rischio infortuni dunque è elevatissimo. Spadafora dica la sua opinione in tempi brevi. Spero si possa andare avanti ma se si dovesse chiudere il campionato, considererei inoltre un errore assegnare lo scudetto alla Juve. In passato abbiamo visto l'errore di uno scudetto assegnato all'Inter, non vinto sul campo".