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LE DICHIARAZIONI

Sabatini: “Io manco al calcio, Salernitana? Ho sbagliato io. Serie A competitiva”

Vialli
Le dichiarazioni di Walter Sabatini, ex direttore sportivo di Palermo, Inter e Roma

Walter Sabatini è certamente uno dei dirigenti più qualificati e completi del panorama calcistico italiano, che ha prestato la sua opera professionale per club del calibro di Lazio, Palermo, Roma ed Inter, firmando lodevoli imprese gestionali e tecniche anche al timone dirigenziale di società di livello come Bologna e Salernitana. L'ex Sampdoria nella giornata di oggi è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, rilasciando un'interessante intervista sul calcio italiano, impegnato su tutti fronti nelle competizioni europee. Di seguito, le sue parole:

Senza il calcio sono un uomo dimezzato. La mia vita è il calcio da sempre. Da calciatore ero bravo ma non capivo il calcio. Da dirigente ho fatto buone cose, se faccio un bilancio è sicuramente positivo. All'Inter ho sbagliato perché ho accettato di entrare in un club con delle condizioni che mi sono state richieste in contropiede. Sono entrato nel club senza entrare nell'organigramma e non essere nell'organigramma significa non esserci. Io sono sempre stato un frontman, ho sempre parlato con la stampa. All'Inter invece ero in disparte. Se si va all'Inter quella deve essere la priorità, ho sbagliato ad accettare quelle condizioni. Io non sono un uomo di margine, se devo stare dietro non riesco a lavorare. Sono stato sei anni a Roma e non ho mai respirato, non ho mai mangiato una pasta senza sapere di essere il ds della Roma, senza pensare alla responsabilità che avevo verso il club e la città. 

Roma-Feyenoord: "Mourinho è un leader naturale, un leader carismatico. Non credo voglia avere vicino un altro drammaturgo come me. Lui è capo e ci deve essere un solo capo. Non credo avrebbe funzionato tra me e lui alla Roma. La Roma era a trenta secondi dall'eliminazione, poi con due prodezze di Pellegrini - che ha lasciato scorrrere la palla - e Dybala sono andati ai supplementari. Lui ha riunito la squadra pubblicamente in maniera spettacolare, sotto la curva. Ha responsabilizzato i giocatori. Dybala fa Dybala e Pellegrini fa Totti al 90', era finita. Questo è il carisma di Mourinho che ha trasmesso alla squadra. La Roma è proiettata a un finale di stagione meraviglioso, stanno bene senza di me. Questo non vuol dire che non pensi alla Roma con tanta nostalgia. Ci penso perché la Roma è stata una parte della mia vita davvero consistente. Non ho vinto lo scudetto lì ed è una cosa di cui mi rammarico sempre tutti i giorni".  

Ruolo nel calcio: "Io manco al calcio perché tutti mi chiedono se a me manca il calcio, a me viene spontaneo dire che anche io manco al calcio. Io sono una persona speciale, nel calcio do un contributo diverso di quello che danno tanti altri. Credo di avere un approccio diverso. Credo di mancare al calcio come persona".

Salernitana: "C'è stato un litigio inopportuno. Ho sbagliato io a insistere. Il Presidente ha esercitato il suo ruolo. È stata una cosa sgradevole anche nei modi e nei toni, a chiusura di sei mesi memorabili. Sono andato lì in una squadra virtualmente retrocessa, ma sono andato con fiducia in me stesso e verso gli altri. Non è stato un miracolo perché non voglio offendere chi crede in queste cose, ma un'impresa sì. È un ricordo che porterò sempre con me. È durato poco, solo sei mesi, ma è stato di grande intensità. La città è stata educatissima sempre con me, la gente è educata e affezionata, a Salerno c'è un pubblico meraviglioso che merita il successo. Quest'anno sta facendo bene, sono contento ma mi rammarico di non esserci. Ora penso a me stesso, faccio le mie cose e troverò altro".   

Italiane in Europa: "Io sono strafelice di questa cosa. Non sopporto la denigrazione continua della Serie A. La Serie A è un campionato competitivo con i migliori allenatori d'Europa. Cinque squadre in semifinale è un record che non sarà battuto per anni. Sono davvero orgogliosissimo. Io faccio parte del calcio italiano e quindi in piccola parte mi sento coinvolto. Abbiamo dettato legge in Europa. È un risultato storico. Cinque squadre in semifinale è un risultato grande. Nel mio libro dico che il calcio è una tragedia. La Fiorentina e la Roma erano vicine alla tragedia, ma hanno reagito bene. Quindi bene, bene per noi e bene per la Serie A. A me infastidisce questa deferenza verso la Premier o la Bundesliga, noi siamo i migliori". 

Penalizzazione Juventus: "È inquietante perché c'è una variabile non conosciuta, che verrà conosciuta solo a giugno. Questa cosa è inquietante e dà molto fastidio. Non entro nel merito se i punti vadano restituiti o no, entro nel merito dei tempi e dei modi. Non è possibile non conoscere la classifica. Mette tutte le squadre sotto stress. Mettetevi nei panni della Roma, per fare un esempio. Non sto a sindacare se è giusto o non è giusto penalizzare, quello che non è giusto è che non ci sia una sentenza definitiva".

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