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Moggi: “Impensabile mettere una squadra in quarantena per un positivo. Calciatori? Pensino che possano anche guadagnare meno”

L'ex dirigente bianconero si sofferma sulla ripresa e sulle possibili ripercussioni dello stop dei sul calcio

Mediagol93

“È normale che non puoi pensare di mettere in quarantena tutta la squadra come dicevano all’inizio, si mette in quarantena il positivo e si fanno tamponi agli altri, chi è contagiato va in quarantena".

Sono le parole dell'ex dirigente della Juventus Luciano Moggi, espressosi sul protocollo del CTS e in particolare sulla possibilità di mettere tutta la squadra in quarantena in caso di positività di un unico tesserato. Intervenuto ai microfoni di "Radio Bianconera" nel corso di "Cose di calcio", l'ex dirigente, si è poi espresso sulla spinosa questione relativa ai diritti televisivi.

"Il problema dei diritti televisivi è abbastanza serio, io credo che le società non avranno quello che pensavano perché ci sarà una trattenuta abbastanza importante. Il problema sarà sicuramente delle società, ma ognuno deve affrontare il proprio problema. Sarà un campionato anomalo e deve essere preso con tutte le incombenze che ci sono. I calciatori devono pensare che possono anche guadagnare meno, tutti devono fare un passo in avanti per portare avanti questo campionato. L’importante è che ci sia la determinazione da parte del governo e delle società perché non tutte sono d’accordo per ricominciare”.