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conferenza stampa

Juventus-Torino, Juric: “Vogliamo provarci, anche se con questo Di Maria…”

Torino
Le dichiarazioni del tecnico granata alla vigilia del derby

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Parola a Ivan Juric. L'allenatore del Torino è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby contro la Juventus di Allegri. Il match - valido per il posticipo della ventiquattresima giornata di Serie A - è in programma domani sera alle ore 20.45. Tra le tante tematiche affrontate, Juric si è soffermato sul momento di forma dell'attaccante bianconero Di Maria. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

"Abbiamo fatto una buona settimana e recuperato qualcuno, alzando il livello di altri. Penso che siamo pronti. Come organici siamo diversi, ma a volte vince chi è più debole con entusiasmo, voglia e grinta. Vogliamo provarci, anche se con il Di Maria dell'ultimo mese è difficile: è complicato difendere su di lui, speriamo di limitarlo.E' tutto l'anno che siamo al massimo, senza cali. C'è qualche giocatore come Ilic che ha ancora tanto davanti a sè, è arrivato in condizioni non buone e da un infortunio non curato bene. Se alziamo lo stato dei singoli, ci alziamo come squadra. Voglio vincere...I ragazzi devono essere sereni: per loro è stata una vigilia diversa con i soliti, magari gli hanno trasmesso emozioni forti. Ma devono essere una cosa positiva, non preoccupante: mi aspetto una gran partita, liberi di testa. Spero che riusciremo a vincere".

Juric ha poi proseguito: "Non ho visto niente di diverso nei miei, ieri è stato particolare: mi riferivo alla mancanza di appartenenza da parte di tutti, che non riusciamo a crescere come club come appartenenza e far sentire l'importanza della maglia. L'altro giorno se ne sono resi conto, ora bisogna approfondire e farli innamorare della maglia. Oggi ho visto la squadra molto tesa, ma con voglia di fare una grande partita: dobbiamo però essere liberi di testa. Abbiamo preso gol su calcio piazzato, speriamo che domani sia una giornata buona. Si sente la bellezza della storia ma manca l'amore. Se si accende l'amore di tutti, dalla società ai tifosi, diventa ciò per cui io sono qua e perché volevo venire qui. La sentivo una cosa giusta da fare. Ora percepisco mancanza di amore forte verso il lavoro, verso il Fladelfia che era in condizioni vergognose...Ora stiamo cercando di creare qualcosa di nuovo, ora il Fila è diverso. Anche i giocatori possono innamorarsi per restare e crescere. Di conseguenza, poi arrivano i tifosi e sappiamo cosa possono significare"

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