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Juventus-Napoli, Capello: “Ancelotti uomo d’esperienza, spiego perché al Sud non si vince. Hamsik regista…”

LONDON, ENGLAND - SEPTEMBER 24:  Fabio Capello (R) and Laura Ghisi arrive on the Green Carpet ahead of The Best FIFA Football Awards at Royal Festival Hall on September 24, 2018 in London, England.  (Photo by Dan Istitene/Getty Images)

Le dichiarazioni di Fabio Capello, ex tecnico di Juventus e Roma

Mediagol97

Parla Fabio Capello.

Intervistato da Il Mattino, l'ex tecnico di Juventus e Roma ha detto la sua in merito alla super sfida che avrà luogo oggi pomeriggio all'Allianz Stadium di Torino tra i bianconeri di Massimiliano Allegri ed il Napoli di Carlo Ancelotti. Inevitabile parlare già di match Scudetto tra le due compagini che la scorsa stagione si son date battaglia fino all'ultimo per portarselo a casa, con la Vecchia Signora nuovamente trionfante sugli azzurri, nonostante il ko interno subito contro i partenopei a causa della rete di Kalidou Koulibaly. Di seguito le dichiarazioni dell'allenatore ex Milan e Real Madrid, oggi commentatore sportivo per Sky Sport, in merito alla gara ma non solo.

Lei alla Roma, nel 2001, è stato l’ultimo tecnico a vincere uno scudetto al di fuori della tirannide di Milano e Torino. Perché al Sud non si vince?

"È questione di mentalità. Spesso ci si accontenta, basta aver giocato bene ed è finita. Vincere, al Nord, fa parte della normalità: lo fai, fai baldoria per qualche ora e pensi a quello che devi fare per conquistare la prossima coppa e il prossimo campionato. A Napoli mi pare che dopo aver vinto a Torino contro la Juventus si è fatto festa fino alle 4 del mattino".

Ancelotti può dare questa mentalità?

"Sì, lui ha dentro di sé quella sana cattiveria. Lui si diverte a vincere, quando ha buoni calciatori gli piace giocare bene ma sa anche capire quando è il momento di randellare. È l’uomo di esperienza che ci voleva al Napoli".

L'eventuale scudetto di Ancelotti vale il suo alla Roma?

"Avrebbe davvero lo stessa importanza e lo stesso valore".

Mercoledì, poi, c’è la Champions. La gara col Liverpool è già decisiva?

"Ma no. Difficile come partita, perché sarà interessante vedere il Liverpool giocare un calcio straordinario, fatto di velocità e intensità. Klopp va sempre in verticale, sempre sempre, attaccano in tantissimi e riescono a recuperare palla in maniera spietata. Ma un punto debole ce l'hanno: nell'ultimo quarto d’ora calano".

Hamsik regista la convince?

"Mi pare che stia imparando".

Si può anche a 31 anni?

"Io sono migliorato tecnicamente a 34 anni con Nils Liedholm sulla panchina del Milan, basta avere la voglia di imparare".