La Fiorentina cade a "San Siro".
serie a
Inter-Fiorentina, Iachini: “A “San Siro” con personalità e mentalità giusta. Vlahovic? Pagato dazio a livello psicologico”
Le dichiarazioni dell'allenatore della viola al termine della sfida di "San Siro"
Buona la prima per l'Inter, che batte la viola in rimonta nella gara d'esordio in campionato. Decisiva la rete di D'Ambrosio che beffa i gigliati nel finale. Un ko analizzato al triplice fischio dal tecnico della Fiorentina Giuseppe Iachini, intervenuto ai microfoni di "DAZN".
"Siamo venuti con personalità e mentalità giusta, giocando per fare gol. Abbiamo avuto occasioni già di essere 0-2 nel primo tempo, e se lasci qualche sbavatura all'Inter ti può sempre colpire. Non abbiamo comunque mollato, ribaltando il risultato per fare bottino pieno: potevamo essere 4-2 e su qualche ingenuità abbiamo purtroppo perso questa partita. Ai punti già un pareggio ci stava stretto per le situazioni che abbiamo creato. Peccato. Il fatto di forzare subito Bonaventura dall'inizio è per fargli trovare la condizione giusta. Chiesa ha chiesto il cambio per un problemino al bicipite, Ribery aveva dato tutto, era molto stanco ed è stata la fatica a dettare i cambi".
Iachini si ha poi spiegato i motivi che lo hanno spinto a schierare ancora una volta, Kouame: "Abbiamo tre attaccanti tutti molto giovani, quindi dobbiamo valutare di volta in volta. Ho scelto dall'inizio Kouame perché mi è sembrato che stesse un pochino meglio in allenamento, non dimentichiamoci che viene da un problemino al ginocchio e che fa della corsa e dell'intensità la sua forza. Dobbiamo far crescere tutti questi ragazzi: a volte a legare il gioco e nell'ultima scelta sono acerbi e possono sbagliare qualcosina. Anche da loro ci aspettiamo una crescita veloce".
Chiosa finale sull'errore di Vlahovic: "Ha pagato dazio anche lui a livello psicologico, uscendo dalla partita, e questo non deve succedere: serve rimanere con la testa sempre dentro la partita. Era rammaricato perché ha capito che quella poteva essere una palla decisiva, ma è chiaro che questi siano passaggi di crescita. In alcune circostanze non siamo premiati, ma insisteremo col lavoro".
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