l'intervista
Gnonto: “Sogno il Barça, Messi il mio idolo. Ecco quando sono diventato interista”
Willy Gnonto, attaccante dello Zurigo, ha conquistato i tifosi azzurri e la fiducia del CT Roberto Mancini, stupendo in Nations League e siglando anche il gol "più giovane" della storia della nazionale italiana. L'esordio in Azzurro del classe '03 non è passato inosservato e il giovane attaccante è finito già nel mirino di alcuni club italiani ed esteri. Ai taccuini di Sport Week, Gnonto, si è raccontato tra obiettivi e sogni.
"Il mio sogno è giocare nel Barcellona. Messi è il mio idolo, anche ora che è al Psg. Ha fatto tanti sacrifici fin dall'inizio, la sua famiglia l'ha sempre sostenuto e lui non dimentica mai le sue origini. E' un ragazzo tranquillo, non si è montato la testa; mi rivedo in lui. In campo, poi, è unico".
Sull'Inter: "Lì ho conosciuto quello che oggi è il mio migliore amico nel calcio: Elio Zalli, attaccante come me anche se con i piedi un po' così. Ora è a Sassuolo, ci sentiamo sempre. Quando sono arrivato a Milano non ero tifoso, per me esistevano solo il Barcellona e Messi. Poi mi sono affezionato ai colori nerazzurri, e qualche volta ho anche pianto. In occasione di Inter-Juve dell'aprile 2018, per esempio: la partita della manca espulsione di Pjanic per il fallo su Rafinha. Ero a San Siro insieme a un mio amico, e quando Higuain segnò a pochi minuti dalla fine scoppiammo in lacrime. Quella sera diventai interista per davvero".
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