La Fiorentina, nei giorni scorsi, ha chiuso l'affare Luka Jovic prelevandolo dal Real Madrid. L'attaccante serbo ha firmato un biennale con opzione per altri due anni di contratto. Dopo i 4 gol segnati in amichevole all'esordio in maglia viola, questo pomeriggio, il neo acquisto del club gigliato, si è presentato in conferenza stampa presso la sede del ritiro della Fiorentina.
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Fiorentina, Jovic: “Mi ispiro a CR7. Vlahovic? Spero di fare bene qui come lui”
"Ancora non ho avuto l'occasione di giocare in A ma io sono cresciuto guardando questo campionato e ho visto tanti cambiamenti, ora è meno difensivo di una volta e si segna tanto e io spero di poter segnare tanto. Il numero 7 l'ho scelto perché non c'erano altri numeri che mi piacevano. E' la prima volta che lo indosso e spero che porti fortuna. Mi ispiro a Cristiano Ronaldo e spero di fare bene come lui ha fatto in Italia. La Conference e nuova ma l'esperienza che ho avuto in Champions e in Europa League mi può aiutare. L'obiettivo è andare avanti in ogni competizione e abbiamo la qualità per farlo".
Sul dualismo con Cabral: "Cabral è una persona stupenda e avrà l'occasione per fare bene come a Basilea. La concorrenza può essere uno stimolo se è positiva e spero che entrambi faremo un'ottima stagione. Io sono qui per puntare al quarto o quinto posto e chiederò a tutti i giocatori di aiutarmi a portare la squadra più in alto possibile. Vlahovic? Lui ha fatto benissimo in Italia e io cercherò di avere lo stesso successo. In nazionale siamo compagni, in Serie A invece saremo avversari e vedremo come andrà. Non ci siamo sentiti dopo la firma, ma ci siamo visti in nazionale e mi ha parlato bene della squadra, dei tifosi, dell'allenatore e della società. Questo mi ha aiutato a scegliere".
Sulla sua collocazione nel 4-3-3 di Italiano: "E' vero che ho sempre giocato meglio in una formazione a due ma ho giocato da solo anche a Francoforte o al Real. Non vorrei nemmeno ripetermi ma io sono qui per aiutare e fare quello che va fatto per la squadra. La formazione la decide l'allenatore che sa quello che va fatto. Io sono sicuro di poter dare il meglio anche giocando come unica punta".
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