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FIGC, Gravina: “Preoccupato da atteggiamenti irresponsabili. Riapertura stadi? Rispondo così, il protocollo…”

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina ha parlato delle preoccupazioni in vista della ripresa del campionato di Serie A

Mediagol93

Il campionato di Serie A 2021/21 si prepara a ripartire.

Conclusasi la stagione 2019/20, il massimo campionato italiano, è pronto a tornare in campo. Tanti gli interrogativi sorti dopo la positività di alcuni tesserati di Torino, Cagliari, Roma e Sassuolo, riscontrata dopo il consueto giro di tamponi effettuato dai club in vista dei rispettivi ritiri pre-campionato. Una situazione spinosa che ha messo in allarme la Federcalcio e in particolare il presidente Gabriele Gravina che, durante un'intervista concessa ai microfoni de "Il Messaggero", ha espresso le sue preoccupazioni sulla ripresa del campionato di Serie A.

Colgo l’occasione per rivolgere un invito ai nostri tesserati: vogliamo tutti giocare a calcio, ma prima di essere atleti dobbiamo essere cittadini coscienziosi e continuare ad osservare le disposizioni e le cautele necessarie per contenere le diffusione di questo maledetto virus. Lo abbiamo già fatto dopo il lockdown, dobbiamo continuare a farlo. La congiuntura internazionale impone massima attenzione mi preoccupano i comportamenti irresponsabili. Dobbiamo assolutamente evitarli”.

Inevitabile la parentesi relativa alla riapertura degli stadi: “Purtroppo l’andamento dei contagi non consente in questo momento di fare passi in avanti in questa direzione, almeno per quanto riguarda i grandi numeri. Il calcio senza tifosi è uno spettacolo monco, ma dobbiamo renderci conto di quello che sta accendendo. Noi siamo pronti, non appena le condizioni lo consentiranno faremo tutto il necessario”.

Chiosa finale sulla questione tamponi: Quello dell’invasività fisica dei tamponi è un problema reale. Abbiamo fatto una richiesta per ridurne il numero, mantenendo sempre un altissimo livello di controlli di garanzia e responsabilità. Mi auguro che questa richiesta possa trovare accoglimento prima dell’inizio dei campionati. Credo che adottare il protocollo stilato a maggio per pochi mesi andava bene, ma per una stagione intera è insostenibile”.

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