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Empoli, Nicola: “Napoli studiato a fondo, dobbiamo avere voglia di giocarci la gara”

Empoli Nicola
Le dichiarazioni di Davide Nicola, tecnico dell'Empoli, alla vigilia della sfida tra la compagine toscana e il Napoli di Calzona.
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Parola a Davide Nicola. L'allenatore dell'Empoli - in sede di conferenza stampa - ha presentato la sfida di domani, in programma allo stadio Carlo Castellani alle ore 18:00, contro il Napoli di FrancescoCalzona. Di seguito, le dichiarazioni del mister nativo di Luserna San Giovanni.

Che tipo di squadra è il Napoli con l'arrivo di Calzona? "Incontriamo i campioni d'Italia, è una grande soddisfazione farlo. In questo momento siamo nella condizione di voler recuperare quel punto che abbiamo perso, a prescindere dall'avversario dobbiamo mettere tutto noi stessi. La differenza la fa la voglia di lottare. La differenza tra il Napoli dello scorso anno e quello di questo è difficile, perché era una macchina perfetta, con Calzona stanno facendo vedere i movimenti tipici di quel Napoli. Abbiamo cercato di studiarli a fondo"

Come sta vedendo Fazzini? "Può giocare dappertutto, io sono contento di lui. Quello che mi interessa è che chiunque giochi voglia determinare. Lui ha l'entusiasmo per poterlo fare"

Il Napoli ha tanti giocatori a disposizione, non solo Osimhen e Kvara, ma anche Politano. "Politano è un giocatore conosciuto, aggiungerei Simeone, Raspadori. Hanno tanta qualità, hanno tanti giocatori forti a disposizione anche a gara in corso. Il Napoli ha la capacità di gestire il gioco, è forte nella riaggressione, sa rischiare, è abile negli attacchi laterali e in quella della profondità. Noi dovremmo saper leggere i momenti della partita, bisogna essere bravi anche sulle loro individualità. L'importante è essere convinti che con l'aiuto di reparto si può essere competitivi. Dobbiamo gasarci, avere il gusto e la voglia di giocare questa partita"

Com'è stata la parte emotiva questa settimana? "Sicuramente quando non si porta via nessun punto non fa piacere. Soprattutto ai giocatori che lavorano duramente ogni settimana. Quel che ci interessa è la nostra identità ma anche prendere punti. La parte del fastidio e del disagio in una gara in cui meritavamo il pareggio, non deve combattere con l'aspettativa di vincere. Dobbiamo pensare di raccogliere punti contro tutti, si alza il coefficiente di difficoltà, ma dipende da noi e dalla nostra voglia di andare in campo. Nel calcio la differenza la fa l'episodio e dobbiamo essere bravi a leggerlo, ancora di più di qui alla fine, in queste sei giornate che mancano. Adesso è il momento di guardare avanti e credere che possiamo farcela"

Domani in percentuale quanto serve di carattere mentale e preparazione? "Non si può scindere, i giocatori interpretano dei ruoli e io non vedo l'ora che sia domani. Vivo per le partite, mi piacciono gli allenamenti ma poi non vedo l'ora di fare le partite. Voglio trasmettere ai miei giocatori l'idea della sfida, l'episodio te lo porti dalla tua parte solo se credi fedelmente in quel che fai. Dobbiamo fare una grande prestazione"

Come stanno fisicamente i giocatori? "Mi rendo conto che a voi interessa la novità, a me invece la globalità. Fisicamente i ragazzi stanno al massimo livello, basta vedere i dati. Noi lavoriamo sistematicamente. Sono sicuro che oggettivamente stiano lavorando molto e manifestano dati importanti"

Avete lavorato per aumentare il volume offensivo? "I tiri in porta sono un dato generico, da un punto di vista qualitativo bisogna capire come e da dove arrivi a tirare. Noi abbiamo aumentato di molto l'efficacia, questa squadra ha raddoppiato le occasioni ma anche i gol. Noi dobbiamo costruirci i nostri numeri, lavoriamo sui giocatori che vogliamo lanciare, credo ciecamente in loro. Dal punto di vista tattica i presupposti nascono nella capacità di sapere attaccare immediatamente la profondità, anche con pochi passaggi. Il resto lo deve fare la voglia da parte dei giocatori"

Caprile è cresciuto molto e giocherà contro, probabilmente, il suo futuro. "Abbiamo scelto di dargli fiducia per quello che abbiamo visto in campo, gli allenamenti di Sicignano lo aiutano molto. Deve passare anche dall'errore, questo tipo di partite ti aiutano per crescere e maturare. Da questo punto di vista sono convinto che solo attraverso che con lavoro e con l'atteggiamento possa crescere. Non accetto quando uno non dà tutto se stesso ma ad oggi questo problema non ce lo abbiamo"

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