Alessandro Del Piero si racconta.
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Del Piero: “Io e Totti avversari e amici, tutto sul mio addio alla Juventus. Pallone d’Oro? Nessun rimpianto”
Le parole dell'ex capitano della Juventus, Alessandro Del Piero, relative ad alcune delle principali tappe della sua carriera
L'addio alla Juventus, il rapporto con Totti e il Pallone d'Oro mai vinto: sono solo alcuni dei temi trattati dall'ex capitano e bandiera della Juventus, Alessandro Del Piero, intervenuto in diretta ai microfoni "Sky Sport" - in compagnia di Francesco Totti, Javier Zanetti e Paolo Maldini - per rispondere alle domande dei tifosi.
"Io e Francesco abbiamo vissuto la sportività come capitani, la responsabilità è sempre stata chiara e attiva nei nostri comportamenti. Abbiamo fatto qualcosa di importante per le nostre società e per il calcio italiano. L'applauso mentre uscivo dal Bernabeu? Quando il pubblico ti dà questo riconoscimento è una cosa unica nel suo genere, specie con un pubblico come quello del Real Madrid, è come vincere un trofeo, non una partita. Prima volta che ho visto Totti? Credo fosse in Nazionale, arrivavamo entrambi sbarbatelli, giovani, e rappresentando mondi un po' diversi, con tensione e rivalità differenti ma con rispetto reciproco, sapevamo di far parte di qualcosa di importante. Lui per me era un avversario da battere o un compagno in Nazionale. Col passare degli anni e le similitudini delle nostre carriere ci capivamo sempre di più".
Hai il rimpianto di non aver mai vinto il Pallone d'Oro?
"È un premio affascinante, ma non ho rimpianti particolari. Ci sono andato vicino un paio di anni, ma non è accaduto, non so per quale motivo e basta, si volta pagina".
Vi sarebbe piaciuto giocare insieme? Potevate coesistere?
"Lo abbiamo fatto con Trapattoni, purtroppo in un Mondiale che è finito male. Personalmente ho un grande rammarico, da giocatore pensi che può starci qualsiasi cosa, ma la voglia di sperimentare un po' di più c'è stata".
La giornata dell'addio alla Juventus: una onda emotiva difficile da raccontare.
"L'onda emotiva che arriva ti travolge, anche se tu hai previsto quel momento e ti sei preparato, anche se per me è stata totalmente diversa rispetto a Francesco. Tutti in piedi, a piangere, increduli, felici e tristi. Un numero di emozioni incredibili, è per quello che definiamo certi momenti belli come un trofeo o anche superiori, una giornata unica a tutti gli effetti".
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