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Cagliari, Giulini non ci sta: “Fermate le Nazionali. Nations League e amichevoli fuori luogo durante pandemia”

Cagliari v Parma Calcio - Serie A

Il patron del Cagliari dice la sua sugli impegni dei giocatori con le squadre nazionali

Mediagol93

Tommaso Giulini tuona.

Tommaso Giulini dice no alle partite delle Nazionali durante questo complicato momento vissuto non solo dallo sport, ma anche da tutti i settori, a causa dell'emergenza Coronavirus. Il numero uno del Cagliari lancia un appello dalle pagine del Corriere dello Sport, facendo inoltre il punto sul "caso Vida" dopo gli stetti contatti avvenuti con il calciatore rossoblù Rog durante Turchia-Croazia.

“Sul caso specifico di Rog della Croazia devo effettuare le verifiche necessarie ma posso dire che come tutte le altre società, siamo assolutamente contrari a queste convocazioni effettuate per disputare amichevoli o la Nations League. Posso capire invece che si vada a giocare per le qualificazioni al Mondiale 2022. Comprensibile che quella macchina debba andare avanti. Tutto il resto a mio avviso è superfluo, mette a rischio i nostri tesserati, che noi invece dobbiamo custodire gelosamente. Siamo noi club a gestire centinaia di tamponi, con annessi e connessi e tutti i costi che ne conseguono. Poi arrivano le Nazionali e portano i giocatori in giro per il mondo, con i rischi facilmente immaginabili”.

 “Se faccio l’esempio dei nostri giocatori - ha proseguito Giulini.  I nostri girano quattro aeroporti, da Cagliari a Roma, da Roma a Madrid, da Madrid a Montevideo e se poi giocano a Lima passano anche da lì, piuttosto che da Bogotà. Transitare per quattro o cinque scali, prendere tre aerei in un periodo di pandemia e di emergenza sanitaria mondiale si può ben immaginare quanto sia inopportuno. I calciatori sono pagati da noi, dai club. Il loro datore di lavoro è la società di calcio con la quale hanno formalizzato un contratto. Credo che in questo momento per garantire la regolarità dei campionati sarebbe molto meglio che i giocatori restassero presso il luogo in cui prestano l’opera”.