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Brescia, Balotelli: “Preferii il Milan alla Juventus, oggi sogno di giocare con Messi. Totti? Mai scusato per quel calcio nel 2010”

Le parole dell'attaccante del Brescia, Mario Balotelli, tra passato presente e futuro, con un interessante retroscena in chiave mercato

Mediagol93

Mario Balotelli non dimentica il Milan.

Tuffo nel passato per l'ex attaccante rossonero - oggi in forza al Brescia, Mario Balotelli. Il classe '90, durante una diretta Instagram con l'amico "Damiano Er Faina", ha infatti ripercorso le sue due esperienze con la maglia del Diavolo rivelando inoltre qualche aneddoto legato alla sua carriera e illustrando i suoi obiettivi futuri.

Dopo l’esperienza con il Manchester City dovevo andare alla Juventus, ma Galliani si mise di mezzo e alla fine scelsi il Milan. Non ci ho visto più dentro quando mi è stata presentata l’offerta. È stata una scelta di cuore, anche perché il Milan non stava andando bene in quegli anni. Ho nel cuore il Milan, ma anche l’Inter. Impazzisco per queste sue squadre”.

SuperMario si è inoltre espresso sulla possibile ripresa della Serie A: "Si tornerà a giocare? Non ne ho idea, penso solo a stare in forma e allenarmi. Ma allenarsi e non sapere quando si ricomincia è dura. L'importante è non mollare, allenarsi e stare bene. Amo il mio lavoro, certo che vorrei giocare ma c'è una situazione che va risolta e giocare o non giocare passa in secondo piano". La mia stagione a Brescia? È la mia città, ho trovato un gruppo di ragazzi fantastici, dei tifosi fantastici, ma abbiamo fatto fatica, succede. Nessuno ha voluto così, tutti volevamo fare meglio, ma abbiamo trovato situazioni complicate durante il campionato".

Infine, Balotelli, ha ricordato quel fallaccio di Totti nel 2010: "In quel momento ho capito che non ero io il problema, lui ha fatto un brutto fallo e si è preso il rosso. Che dovevo dirgli? Non si è scusato negli anni, ma so che non ce l'aveva con me. Essere un calciatore? E' dura, non dico economicamente, ma in generale. Nelle massime serie devi avere un carattere veramente forte, sono tanti quelli che rischiano di perdersi, di sbagliare, non è facile. Io ho avuto la fortuna di avere alle spalle due famiglie che mi amano e di questo sono riconoscente al massimo. Le pressioni sono tante, i giornali e le tv sono tanti, devi avere un tuo 'io' per superare le difficoltà. Il mondo del calcio è brutto, mia mamma mi faceva fare da piccolo basket, judo, atletica, voleva farmi affezionare a un altro sport, sperava che non facessi il calciatore ma alla fine ho scelto il calcio. Ho vinto tanto, anche se posso rimproverarmi alcune cose. Mi ritengo un bravo calciatore con tanto talento, a volte l'ho fatto vedere e altre no e per essere un gran calciatore devo fare di più".