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Benevento, il bilancio di Inzaghi: “Per noi è stato un anno pazzesco. Scudetto? Il Milan può crederci”

Le parole del tecnico del Benevento, Pippo Inzaghi

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Pippo Inzaghi sul momento vissuto dal suo Benevento.

BENEVENTO, ITALY - JUNE 29: Filippo Inzaghi Benevento Calcio coach celebrates the promotion in Serie A at the final wistle of the serie B match between Benevento Calcio and SS Juve Stabia at Stadio Ciro Vigorito on June 29, 2020 in Benevento, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images for Lega Serie B)

L'ex attaccante di Juventus e Milan, attualmente tecnico dei sanniti, in un'intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport, fa un bilancio di questo 2020 che si appresta a volgere alla conclusione con tutti gli strascichi e le problematiche legate al Covid-19. L'allenatore si sofferma e sottolinea il rendimento fin qui positivo del suo Benevento oltre che analizzare, in linea generale, il campionato di Serie A, focalizzando la sua attenzione sulla lotta in chiave scudetto con un occhio anche alla zona retrocessione.

"Penso sia stato un anno incredibile, irripetibile. Fuori dal campo, a livello umano, è stato un anno da dimenticare sotto ogni punto di vista. In ambito sportivo, invece, è stato un anno indimenticabile, fantastico, anche se ci è mancata la nostra gente e la gioia che danno i tifosi sugli spalti. Stabilire otto record in Serie B è qualcosa di grande. Sono poi felice per chi ha creduto in me. Adesso siamo in Serie A, dove ci sono squadre come Torino e Fiorentina che non c'entrano nulla con la classifica attuale e non lotteranno per la salvezza: la strada per la permanenza in A è molto lunga, sarebbe sbagliato montarsi la testa. A chi darei l'Oscar 2020 tra gli allenatori? A mio fratello Simone e a Pioli: meritano i maggiori riconoscimenti. Quando perdi giocatori come Ibrahimovic e Kjaer per alcune partite, quando vinci senza di loro e sei pure privo di Kessié e Bennacer, vuol dire che c'è sostanza. Perciò il Milan fa bene a crederci. Per lo scudetto penso che la favorita sia comunque l'Inter: ha solo una competizione da giocare. La Juventus lotterà sempre, poi ci sono Napoli e Roma, squadre forti. L'Oscar di bomber, invece, lo darei a Immobile: penso sia il più forte attaccante italiano. Pirlo? ha un bella gatta da pelare. Allenare la Juve è una responsabilità e una bella soddisfazione. Gattuso? Lavora in una grande piazza, allena una squadra molto forte, mi auguro stia meglio, perché il problema all'occhio lo ha condizionato. Ho giocato contro mio fratello ed è stato qualcosa di 'terribile' a livello umano, ma bellissimo".