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AIC, ira Calcagno: “Nuove norme per l’iscrizione ai campionati inaccettabili”

Le parole del vicepresidente dell'AIC a margine del Consiglio della FIGC

Mediagol93

Parola ad Umberto Calcagno.

Scoppia la polemica a margine del Consiglio della Figc andato in scena nella giornata di oggi. Ad essersi fatto portavoce del malcontento di una buona fetta di giocatori dopo le decisioni varate dal Consiglio federale, dopo le parole del numero uno dell'AIC Damiano Tommasi, è il vicepresidente Umberto Calcagno - intervenuto ai microfoni di "TuttoC.com".

Le nuove norme per l'iscrizione ai campionati sono inaccettabili. È normale che l’ultimo stipendio in C sia stato percepito il 16 marzo? E che ora si parla di controllare gli emolumenti di marzo, aprile e maggio a fine agosto? Il tutto con la cassa integrazione pagata, se va bene, a 90 giorni? Se questa dev’essere la normalità del nostro mondo...”.

Ripresa? Noi lo auspichiamo anche perché la Serie B e la Serie C avrebbero anche tutto agosto per poter completare i tornei, con l'auspicio che i protocolli siano differenti a causa di una curva epidemiologica sempre migliore. La Serie A, invece, avrà a disposizione meno tempo a causa dell'UEFA, che richiede entro certe date i nominativi di chi parteciperà alle Coppe".

"La questione del prolungamento automatico dei contratti - ha infine concluso Calcagno - la vedremo se e quando dovremo riprendere. Per la UEFA la direzione da intraprendere è quella di prorogare i contratti in essere. In ogni caso, se e quando sarà, la FIGC deciderà".