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Addio Paolo Rossi, il dolore dell’amico Briaschi: “Insieme con Vicenza e Juventus, c’è una cosa che non dimenticherò mai”

PALERMO, ITALY - NOVEMBER 18: Paolo Rossi, Gianluca Vialli and Paolo Corbi attend a FIGC and USSI Seminar at Ordine dei Giornalisti di Sicilia on November 18, 2019 in Palermo, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Massimo Briaschi ricorda l'ex compagno di reparto e amico Paolo Rossi

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La notizia della morte di Paolo Rossi ha senza dubbio lasciato tutto il mondo del calcio, e non solo, senza parole. Fra i tantissimi addetti ai lavori intervenuti per celebrare il ricordo del campione del mondo con la nazionale azzurra guidata da Enzo Bearzot nel 1982 vi è stato anche Massimo Briaschi che, con Paolo, ha condiviso gli anni trascorsi prima a Vicenza e poi con la maglia della Juventus. Nella stagione 1977-1978  infatti Briaschi fece parte della rosa del cosiddetto Real Vicenza di Paolo Rossi e Gibì Fabbri secondo classificato in Serie A, tuttora il miglior piazzamento di una neopromossa nel massimo campionato italiano. L'anno successivo l'ex calciatore  trovò maggiore spazio nella squadra veneta, iniziando a guadagnarsi il soprannome di Nuovo Rossi. Varie esperienze fra Cagliari e Genoa, per poi ritornare a gioire insieme all'amico Paolo alla corte di mister Trapattoni.

Nel corso di un intervista concessa a "TuttomercatoWeb" Massimo Briaschi, comprensibilmente provato dal dolore, ha fatto fatica a trovare le giuste parole per ricordare Pablito: "Perdo un amico. Era una persona perbene e non è una frase fatta. Abbiamo passato tanti anni insieme, e indipendentemente dal grande attaccante che è stato, va ricordata la sua disponibilità, era sempre allegro, sorridente".

In questi momenti i ricordi che possono riaffiorare alla mente possono essere tanti come pochi, a Briaschi sono numerosi i flash impressi nella memoria ma in particolare: "Ricordo che lo sostituii in una partita di Coppa uefa del Vicenza contro il Dukla Praga. All'andata Paolo era stato messo fuori  a causa di un'entrataccia. E così al ritorno era indisponibile. Fu lui a darmi la notizia che avrei giocato io al suo posto. Evidentemente aveva parlato con Gibì Fabbri. Mi disse di star tranquillo, che sarebbe andato tutto bene. Con la sua tranquillità Paolo sapeva metterti a proprio agio. Non trovo altre parole adesso, sono davvero molto triste".