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A tutto Raiola: “Pogba-Juventus? Ecco come stanno le cose. Il Milan cambi proprietario, Donnarumma e Ibrahimovic…”

Le dichiarazioni rilasciate dal noto procuratore sportivo al termine di Brescia-Milan: "I tifosi della Juventus devono sognare"

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Parola a Mino Raiola.

Diversi sono stati i temi trattati dal noto procuratore sportivo italiano, che fra gli altri cura gli interessi di calciatori del calibro di Zlatan Ibrahimovic e Paul Pogba, intervistato ai microfoni della stampa al termine della sfida Brescia-Milan, andata in scena ieri sera allo Stadio "Mario Rigamonti": dal futuro di Gianluigi Donnarumma, il cui contratto che lo lega alla società rossonera scadrà il 30 giugno 2021, al possibile ritorno di Pogba alla Juventus di Andrea Agnelli. Ma non solo...

"Se il progetto Milan va bene per Donnarumma? Io prima di tutto sto ancora aspettando che i tifosi mi chiedano scusa, perché intanto tutto quello che ho detto fino a ora era vero e avevo ragione. Io non avanzo giudizi. Vado avanti così e vediamo: lui ha un contratto di due anni e non ho né la voglia né l'idea di creare qualsiasi polverone su Gigio. Ha il contratto, stiamo bene, stiamo bene con la proprietà e poi vedremo. Il mio consiglio a Elliott è quello di trovare presto un nuovo proprietario perché il Milan ha sempre fatto bene con un proprietario che ha le stesse ambizioni del club. Io non so se Elliott ha questa ambizione", sono state le sue parole.

POGBA -"Se si può concretizzare un suo ritorno in bianconero? I tifosi della Juve, come tutti i tifosi del mondo, devono sognare perché se non sogni vuol dire che sei morto. Ognuno ha il diritto di sognare quello che vuole, ma io non lavoro nei sogni, io lavoro cercando di fare le scelte giuste nel momento giusto con i miei giocatori e cercando di farli contenti e farli progredire nella carriera. Adesso dire che Pogba lascia il Manchester United per andare alla Juve o al Real o al Barcellona... non è il momento giusto".

IBRAHIMOVIC -"Non è un nuovo Ibra, perché per me è sempre quello solito, che ha voglia di vincere. Penso che stia cercando di fare il suo meglio per la squadra, che è quello che era il suo obiettivo. Il mio obiettivo invece è quello di farlo finire, se proprio deve finire la sua carriera che io spero non finisca mai, in una delle più grandi squadre d'Europa. Perché ci ha pensato tanto? Non so se ha pensato tanto, erano le tempistiche normali di una trattativa. Poi il Milan, con un fondo alle spalle come Elliott, magari non poteva reagire con i tempi che avevamo noi e magari noi per il Milan non reagivamo con i tempi che avrebbero voluto loro. Poi c'erano tante alternative, tante storie sul piatto. Quando cominci a pensare, ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro. Se ha scelto il Milan vuol dire che questa era la sua volontà", ha concluso Raiola.