di Claudio Scaglione
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Vitiello e il suo incubo: “Adesso è tutto finito, scelto il Palermo per tornare a gioire”
Il nuovo centrale di Iachini si presenta alla stampa
"C'è solo una parola per descrivere ciò che ho passato fin qui: incubo". Se l'intento di Roberto Vitiello era quello di rendere accattivante e seducente la sua presentazione alla stampa, il nuovo difensore del Palermo ci è riuscito molto bene. Sì, perché la maggior parte della conferenza che lo ha introdotto all'ambiente rosanero è stata incentrata più sulle vicende relative al calcioscommesse che alle questioni di campo. Per il centrale di Scafati una vera e propria macchia nel curriculum. Avrebbe fatto anche a meno della squalifica per calcioscommesse: nove i mesi che il giocatore classe '82 ha dovuto trascorrere lontano dai campi da gioco nella stagione 2012-13. "E' stato un momento di crescita per me. Settimane che non finivano mai. Un incubo, lo ripeto. Fortunatamente ne sono venuto fuori. La faccenda è stata superata. La cosa che mi preme sottolineare è che tutto ciò non c'entra niente con le scommesse...".
In che senso?
"E' un po' complicato da spiegare, ci ho perso giorni per cercare di capirla e ancora non ci sono riuscito. Posso dire come si è conclusa: con un'omissione di denuncia per una partita che non ho nemmeno giocato, ero in tribuna con tanto di stampelle. Immaginate cosa ho subito. Però per me è una faccenda che ormai è stata superata, anche perché l'anno scorso sono rientrato".
Per tornare nel mondo del calcio, la scelta rosanero...
"Sì. Ero stato già contattato questa estate, ma l'operazione non si è concretizzata. Avevo avuto qualche contatto con squadre di B e qualcuna anche di A, ma la possibilità di arrivare a Palermo mi ha convinto ad accantonarle tutte. E' stata dura stare senza squadra. Penso che già da questi primi giorni vissuti in città posso rendermi conto di aver fatto la scelta giusta".
Piazza palermitana come quella napoletana?
"Io vengo da Napoli e penso che tante cose accomunino queste due città. Credo che mi troverò bene e che non ci saranno problemi. Sono del Sud, so quanto una città del Sud ci tiene alla propria squadra, cambia proprio l'umore della squadra del posto, se si vince o si perde una partita. I tifosi danno tanto alla squadra e speriamo di ricambiare il loro affetto".
Il Palermo punta alla promozione. Può farcela?
"Certamente. Io ho già vinto il campionato di Serie B con Conte a Siena. Quella era una squadra molto somigliante a questo Palermo, perché era la formazione che tutti temevano, era il club da battere. Tutti affrontano questo Palermo facendo la partita della vita. Dal punto di vista mentale sappiamo di poter battere chiunque, perché la squadra è forte e siamo consapevoli di questo".
Iachini ha creduto in Vitiello, e lo stesso Vitiello ha creduto in Iachini...
"Il fatto che il mister sia qui è molto importante per me. Lui e Conte sono due allenatori vincenti, preparati e giovani. La cosa che li accomuna è il fatto che sono due grandi lavoratori, preparano la gara minuziosamente a livello tattico, fisico e mentale. Non si accontentano mai, sanno che il lavoro paga".
Quale sarà l'obiettivo di questi sei mesi?
"Fare il massimo, centrare la promozione. Dal punto di vista personale spero di dare un contributo alla squadra. Tutti i giocatori vogliono giocare la domenica, lavoriamo intensamente tutti i giorni solo per questo. Io sono a disposizione e spero di farmi trovare pronto, è la base per ogni giocatore. Cercherò di giocare il più possibile, magari da titolare".
In quale ruolo?
"Non ho ancora parlato con il Mister, perché la squadra è stata in vacanza. Iachini mi conosce abbastanza bene, sa che posso giocare sia da centrale che da esterno. Io mi metto a disposizione, dove c'è bisogno, giocherò" - dice Vitiello -. Al Palermo ho molti amici. Non vedo l'ora di allenarmi con Troianiello, un ragazzo sincero e campano come me".
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