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Sorrentino verso il recupero: “L’infortunio proprio sul più bello, Ujkani ottimo lavoro. No Cacia, voglio Abel con me”

Sorrentino verso il recupero: “L’infortunio proprio sul più bello, Ujkani ottimo lavoro. No Cacia, voglio Abel con me”

L'intervista all'estremo difensore attualmente ai box

Mediagol40

di Claudio Scaglione

Settanta giorni lontano dai campi da gioco: per un portiere titolare, qual è Stefano Sorrentino per il Palermo, si tratta di uno stop poco piacevole e certamente non comune. L’estremo difensore originario di Cava de' Tirreni durante la partita contro la Reggina del 16 novembre scorso (match vinto dai rosanero per 2-0) si è procurato una lesione muscolare al retto femorale destro e, per la prima volta nella sua carriera, è stato sostituito a partita in corso. "Ho capito subito di essermi fatto male. Quando sono uscito ho capito che c'era qualcosa che non andava. Certo, dovevamo aspettare tutti i vari controlli per capire di che problema si trattasse - le parole dell'estremo difensore -. Speravamo fosse qualcosa di meno grave, però sapendo che c'era la sosta abbiamo preferito non accelerare i tempi, anche perché chi mi ha sostituito si è comportato bene ed è stato giusto dargli fiducia".

Però, due mesi sono un'enormità.

"È la prima volta che sto fuori sette giornate, aggiungiamo il mese di sosta... sembra un'eternità. Passano tanti pensieri per la testa. Dispiace uscire in un momento bello, tanti minuti senza subire gol e primo posto in classifica, era un momento positivo a 360 gradi. I primi giorni erano quelli della speranza. Io non sono uno che esterna tanto quello che sente, ho passato più tempo con la mia famiglia, ma sono state settimane lunghissime. Il problema si è verificato nel rinvio. Dovrò stare attento per un po credo che nelle prime partite eviterò. Vediamo un po come va da qui alla ripresa del campionato".

Il Palermo intanto ritorna in vetta.

"Sì, ho lasciato la squadra da prima in classifica: dopo aver perso il primato, lo ha ritrovato. Noi ci scherziamo anche su. Il campionato è lungo è difficile. Mi fa ridere quando la gente dice che non ha mai visto una Serie B così scarsa, come l'anno scorso con una Serie A così scarsa che siamo retrocessi. Abbiamo fatto le vacanze, rinunciando a qualche giorno per prepararci al meglio. Certo, dall'esterno vedi cose che dal campo non vedi, ma la cosa importante è che si continui su questa squadra".

In rosanero da un anno esatto. Qual è il bilancio di Sorrentino?

"Sicuramente l'anno scorso accettando Palermo sapevo che potevo andare incontro a determinate situazioni, come la Serie B. Ho lasciato il Chievo che era a +9 dalla terzultima, mentre il Palermo era in zona retrocessione. La seconda parte del campionato, sia per il sottoscritto che per noi, è stata una annata di alti e bassi. Non sono d'accordo che sia stata una mezza stagione negativa da parte mia. Esclusa la partita contro il Bologna, non è stato un finale negativo. Certo, siamo retrocessi, quindi si tende a fare di tutta l'erba un fascio. Poi c'è stata l'estate, con tante chiacchiere, alla fine sono rimasto in rosanero e a parlare è sempre il campo. Sono in linea coi programmi. Si può e si deve sempre migliorare. Ora l'obiettivo principale è portare il Palermo dove l'ho trovato. Ce la sto mettendo tutta e spero di poterci riuscire".

Per ripartire al meglio serve mantenere l'imbattibilità?

"A parte le squadre di Zeman, chi ha vinto il campionato ha sempre subito pochissimi gol e fatti abbastanza. Il discorso dell'imbattibilità poi è anche uno stimolo per fare bene. Sappiamo che nelle prime partite del girone di ritorno incontreremo squadre importanti, che nel girone d'andata ci hanno tolto dei punti. L'esonero di Gattuso è stato dovuto anche a quei risultati negativi e quindi dobbiamo partire forte: quando non riusciamo a vincere, è utile almeno pareggiare. C'è un match, che però non diciamo, che abbiamo cerchiato e che non vediamo l'ora di disputare".

Nelle prossime settimane si parlerà solamente di mercato. È la prima volta che il nome di Sorrentino non sembra essere caldo in chiave trattative.

"È vero, è la prima volta che non si parla di me sul mercato, forse sto invecchiando, forse è l'infortunio, forse le squadre in Serie A non hanno problemi di portieri. La mia idea comunque è di proseguire qui e vincere questo campionato. Non mi importa più di tanto, alla mia età, che si parli di me in chiave mercato".

Sempre in tema mercato, giusto fare lo scambio Cacia-Hernandez?

"No, me lo tengo stretto Abel. Cacia ha fatto sempre tanti gol in Serie B, però un trasferimento è sempre un rischio, c'è da ambientarsi, c'è da entrare in condizione. Abel tra squalifica, tra viaggi, espulsioni e tutto il resto comunque ha fatto tantissimi gol. E' un giocatore giovane, che arriva da un infortunio gravissimo e non è semplice rientrare a certi livelli. Però si è calato nel modo giusto nella categoria. Io nel mercato di gennaio se ho delle certezze eviterei di toccare qualcosa".