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Sampdoria, Ferrero show: “Pallotta un miracolato, gli soffierò la Roma. Lotito il numero uno”

Sampdoria, Ferrero show: “Pallotta un miracolato, gli soffierò la Roma. Lotito il numero uno”

Le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Sampdoria: "Prima della Roma chi ca**o lo conosceva Pallotta?"

Mediagol7

"Sono un attore e recito. Tutti recitano un copione, il copione della loro vita. Ho quattro milioni di persone che mi seguono, sono un selfie che cammina".

Parola di Massimo Ferrero. Diversi sono stati i temi trattati dal presidente della Sampdoria, intervistato ai microfoni del 'Corriere dello Sport': dalle trattative in entrata relative alla sessione estiva di calciomercato, al suo rapporto con gli altri patron delle società di Serie A. Ma non solo...

"Oggi sono il presidente di una società che non ha un debito. E non sono mai fallito, mai. Neppure con Livingston. Quando presi la Samp perdeva 30, 35 milioni l’anno. Garrone ne aveva buttati addirittura 50 in B, i debiti complessivi ammontavano a 100 milioni. L’ultima stagione ho chiuso con un attivo di 9 e anche in precedenza avevamo il segno più. Prima di me, nel post-Mantovani, la Samp acquistava giocatori da massimo 4 milioni di euro e li rivendeva per 10. Icardi, per fare un nome - ha dichiarato Ferrero -. Io li compro a venti, Zapata, e li cedo per 40, 42. Vedi Schick. Con me si parla di Europa. Adesso ho preso Colley, Jankto, Tavares, Defrel, Ronaldo e Vieira. Manca ancora un centrocampista. Sono nato povero e con la testa dell’operaio. Ho fatto la guerra, quella della strada, e non cammino mai tre metri sopra il cielo. L’ipocrisia non mi appartiene e prima di farmi la falsa morale si sciacquassero la bocca. Mi hanno dato 15 giorni di inibizione e 5 mila euro di multa perché ho detto che la porta è come una donna: va penetrata. Ho offeso qualcuno? Sono politicamente scorretto? Basta con ‘ste cazzate, pensassero ad andare a lavorare. Hanno persino detto che mi drogo. Ma la droga ti fa schiattare, le canne ti rincoglioniscono. La mia coca è mia moglie, la mia energia, il bene che voglio alla vita. Sono mia moglie e i miei sette figli, due li ho adottati".

PROGETTO SAMP -"Quando entrai per la prima volta negli spogliatoi di Bogliasco c’erano tre docce scassate. Oggi c’è un progetto, la Samp avrà una nuova casa, e c’è il museo della società, i nostri ragazzini non vivono più in mezzo a una strada, abbiamo anche stretto un accordo tecnico con la Vis Pesaro. Abbiamo almeno una società dilettantistica consociata in ogni regione. Il matto sono io? Io sono il più normale di tutti. Vuoi che ti parli degli altri 19 presidenti di Serie A e di una Lega che si è auto-commissariata? Siamo su 'Scherzi a parte'. Imprenditori, manager, industriali, produttori e non riusciamo a metterci d’accordo nemmeno sull’acquisto di una penna. Alcuni inseguono il consenso e perdono la testa per il pallone. Alle cene c’è la fila per fare i selfie con me e io ci sto sempre, altri non si prestano. Poi mi domando: ma che che ca**o ce fanno con ’ste foto? Ci sono presidenti che se non vengono riconosciuti si buttano dal settimo piano. Io abito al primo...", ha proseguito.

GLI ALTRI PRESIDENTI - "Lotito è il numero uno, il migliore. Ha un’intelligenza e una cultura superiori alla media. Quasi quanto me. Purtroppo però c’è Claudio, e Claudio è il più grande nemico di Lotito. De Laurentiis? Ad Aurelio voglio bene, molto. Lui però mi è amico per interesse, io a titolo gratuito. Quando mi telefona dice 'Bello, Massimetto mio' e io gli rispondo 'Aure’, che te serve?'. Pallotta? È un miracolato. È padrone di un sogno più grande di lui. Un imprenditore top? Ma prima della Roma chi ca**o lo conosceva? Ha chiesto 800 milioni per la Roma? Affari suoi. Dicono che il prezzo di una società equivalga a 1,8 il fatturato, fai tu i conti. La Samp fattura 100, la presi a 40. Prima o poi gliela soffierò la Roma", ha concluso Ferrero.

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