Ieri al Colosseo serata di gala nel giorno del 42esimo compleanno di Francesco Totti: l'occasione più che speciale è la presentazione del libro "Un Capitano" scritto dal leggendario ex numero 10 giallorosso assieme al noto giornalista Paolo Condò.
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Roma, Totti: “Non pensavo Baldini si dimettesse. Ritiro? Avrei preferito decidere con la mia testa…”
Le dichiarazioni di Francesco Totti, ex capitano del club giallorosso, sulle dimissioni di Franco Baldini da consulente della Roma e sul proprio ritiro dal calcio giocato
Sono circa 300 gli invitati all'evento: presenti tra gli altri l'attuale capitano della Roma Daniele De Rossi, Bruno Conti, Eusebio Di Francesco, Claudio Ranieri, Vincenzo Montella e Marcello Lippi. Per la realizzazione della serata, la Rizzoli (la casa editrice del libro) si è impegnata a contribuire al restauro di 12 statue marmoree degli Orti Farnesiani nel Parco Archeologico del Colosseo. Ha partecipato all'evento anche l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, alla quale sia il Pupone che la casa editrice destineranno un contributo sotto forma di donazione per le attività di ricerca e assistenza.
L'ex capitano della Roma, prima dell'inizio dell'evento ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24, esprimendo tutta la propria gioia per la pubblicazione della propria autobiografia e per la serata speciale: "Emozione unica entrare al Colosseo. Sono lusingato e onorato per questa serata così importante per me. Oggi è il mio compleanno, ma è più importante la mia autobiografia, che parla non tanto del giocatore ma della persona".
Già da diversi giorni, e più precisamente da quando sono venute fuori le prime anticipazioni del sopracitato libro, si è discusso ampiamente di un passo indietro di Franco Baldini (ex consulente e braccio destro del presidente giallorossoJames Pallotta), accusato dal "Pupone" di averlo costretto assieme all'allenatore Luciano Spalletti al ritiro dal calcio giocato, contro la propria volontà. Sulle dimissioni dello stesso Baldini e sullo scopo dell'autobiografia, Totti ha dichiarato: "Non pensavo arrivasse alle dimissioni. Spero nessun altro si arrabbi, non ho fatto questo libro per togliermi sassolini dalle scarpe, ma per parlare di me. Spero che questo libro possa affascinare tutti, dai più piccoli ai più grandi. Racconto la mia infanzia, ero un ragazzo di strada. La strada aiuta, quella era la vita di un tempo. Era molto più bella e intensa, c'era più amicizia e più verità".
Infine un commento finale proprio sul ritiro dal calcio giocato: "Se avessi potuto scegliere avrei preferito decidere con la mia testa e con il mio fisico il momento giusto. Sicuramente avrei scelto lo stesso momento, ma se fosse andata diversamente sarebbe andata meglio".
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