Trema Daniele De Rossi.
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Juventus-Roma, incubo De Rossi: il capitano giallorosso rivela le sue preoccupazioni…
Il capitano della Roma, Daniele De Rossi, teme di dover smettere: "E' l’infortunio più grave della mia carriera"
Dopo quasi due mesi di assenza e un ritorno in campo ancora lontano, il capitano giallorosso, deluso e dispiaciuto per lo scarso rendimento della Roma, intervenuto ai microfoni di DAZN, ha rivelato di temere di non farcela: "E' l’infortunio più grave della mia carriera. Si parla di cartilagine, ho subito una lesione grave. Sarebbe gravissimo se si dovesse rompere ancora a trentacinque anni. Ci vuole tempo, ho ripreso a correre e a calciare ma sono ancora indietro".
Nonostante l'insoddisfazione del presidente James Pallotta, e la poca stabilità di Eusebio Di Francesco, che a Torino contro la Juventus di Massimiliano Allegri si gioca la permanenza sulla panchina giallorossa, il centrocampista classe '83 è fiducioso: "La squadra è forte, i nuovi che sono arrivati sono forti. L’errore che abbiamo fatto è stato quello di parlare troppo dei giocatori che sono partiti. Il dolore per quelli che sono partiti rimane ancora oggi, ma doveva essere assimilato in maniera più sciolta. A livello di singoli le cose stanno migliorando e i nuovi si stanno integrando bene".
Il grave infortunio subito, potrebbe compromettere la promessa del rinnovo del contratto, dunque, De Rossi - che comunque spera di poter appendere il più tardi possibile le scarpette al chiodo -, pensa già a come impegnare il suo tempo libero in futuro: "Ho questo sogno di fare l’allenatore e se devo pensare a tutte le cose che deve fare un tecnico, quella che mi spaventa di più è dover fare cento interviste a settimana. Mio padre mi dice che fare l’allenatore è bello, ma è un lavoraccio. Lui è un maestro proprio perché non ha avuto mai l’ambizione di diventare il nuovo Guardiola, Sacchi o Mourinho. Da lui posso imparare tante cose, anche come si sta al mondo quotidianamente. Non so se sarò capace ma viaggerò e studierò per imparare".
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