“Abbiamo disputato un grandissimo primo tempo, sia in fase di possesso sia in fase di non possesso, e avremmo potuto segnare anche più di tre gol. Nella ripresa siamo rientrati male, abbiamo preso subito un gol e poi un altro. C’è stato un momento in cui non eravamo più così sicuri di quello che stavamo facendo, poi siamo rientrati in partita e abbiamo sofferto da grande gruppo quale siamo. Questa sofferenza la vedo come un punto di forza, non era scontata”, così Edoardo Bove intervenuto in conferenza stampa a margine della vittoria dell'Italia U21 contro i pari età della Svizzera nell'Europeo di categoria. Il calciatore della Roma ha affrontato diverse tematiche, tra cui i suoi punti di forza: "Aggressività e capacità nei contrasti, credo di potermi definire un lavoratore. Do sempre il massimo e non mi tiro mai indietro”.


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Italia U21, Bove: “La coesione del gruppo è la nostra forza. Norvegia squadra ostica”
Sulla continuità a livello di rendimento: “La mia stagione può essere suddivisa in due parti, nella prima ho giocato meno e nella seconda ho trovato più continuità. Ma sono stati entrambi momenti di crescita per un giovane come me, perché impari sia quando non giochi sia quando giochi. Certamente arrivare all’Europeo con più minuti nelle gambe mi ha dato un grande vantaggio. E’ stata una stagione lunga, ma spero di avere meno vacanze e di arrivare il più lontano possibile in questo Europeo”
Bove prosegue: “Abbiamo legato molto e la vittoria di ieri è la dimostrazione del nostro legame. Ho avuto la fortuna di disputare due finali europee con la Roma e so che se il gruppo non è unito non arrivi in fondo a queste competizioni. La coesione del gruppo è la nostra forza”.
Sull'ultimo impegno nella fase a gironi dell'Europeo: “La Norvegia è una squadra ostica, abbiamo visto che se l’è giocata sia con la Svizzera sia con la Francia. Sono in grado di metterci in difficoltà, ma con l’approccio e la mentalità giusta potremo fare una grandissima partita”.
Chiosa di Bove sui due allenatori che hanno segnato il suo percorso di crescita: “Mourinho è la persona che mi ha lanciato nel calcio dei grandi, posso solo ringraziarlo. Anche Nicolato mi ha sempre dato fiducia e gli sono grato. Poi certo, ogni allenatore ha il suo modo di vedere il calcio e sta a noi calciatori capire cosa fare in campo per soddisfarli”.
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