Lo Scudetto conquistato sulla panchina della Lazio resta certamente una vera e propria perla da incastonare in un mosaico professionale pluridecorato e di altissima levatura internazionale.
serie a
Italia, Eriksson benedice Mancini: “Ha una grande occasione e farà molto bene”. Su Simone Inzaghi…
Le dichiarazioni dell'ex commissario tecnico dell'Inghilterra, Sven Goran Eriksson, sul percorso professionale dei suoi pupilli, Roberto Mancini e Simone Inzaghi
Sven Goran Eriksson ha lasciato il segno nel calcio italiano.
Non solo per il titolo ottenuto con la compagine biancoceleste ma anche per le stagioni esaltanti vissute sulle panchine di Roma eSampdoria, senza dimenticare l'esperienza in quel di Firenze.
Manager globale, la cui competenza è stata riconosciuta trasversalmente nel gotha del calcio europeo, l'ex commissario tecnico dell'Inghilterra ha benedetto il percorso di due suoi ex calciatori nonché allievi che hanno brillantemente seguito le sue orme in panchina.
Simone Inzaghi e Roberto Mancini. Il tecnico svedese conosce molto bene entrambi e ne esalta peculiarità e doti in un'intervista rilasciata ai microfoni di Goal.
"Simone è già pronto per una grande squadra. Da giocatore era molto bravo tatticamente, lui vive e pensa per il calcio. Può allenare qualsiasi club al mondo, è capace di svolge un ottimo lavoro. Roberto Mancini nuovo c.t. dell'Italia? Non so se è confermato, ho sentito le voci - ha dichiarato il tecnico svedese - Se dovesse sedersi su quella panchina, per lui sarà una bella occasione e farà molto bene. Ne sono certo. Parliamo di Inzaghi e Mancini, tecnici di alto livello nel calcio di oggi".
Infine, Eriksson si spende in una valutazione sull'attuale livello del calcio italiano: "Il calcio moderno, purtroppo, gira attorno ai soldi - spiega Eriksson - E' un dato di fatto e su questo non possiamo farci nulla. Durante la mia avventura in Italia, era il campionato più bello ed interessante del mondo. Poi, lo è diventato quello inglese".Oggi il campionato più interessante è la Premier, il più potente ma anche il più costoso. E' un peccato non vedere gli stadi sempre pieni in Italia, ma resta un Paese che attira gli allenatori e mi auguro possa risalire la china. Penso che servano nuove infrastrutture. Oggi molti impianti non sono più adatti al calcio, ma l'Italia rimane una nazione fantastica e sono abbastanza certo che torneranno in alto".
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